Un burocrate vi seppellirà
Una guerra non si combatte solo al fronte. A Lille manca tutto: mancano le bare per seppellire i morti, avvolti in lenzuoli e interrati; non c’è neanche il pane, latitante da un po’. È passato un mesetto dall’occupazione, della luce alla fine del tunnel non v’è ancora neanche una traccia.
Neanche le battaglie si combattono solo al fronte: in Gran Bretagna si lotta ogni giorno, contro chi è difficile dirlo. La paura delle spie, la «spionite» come la chiama Marcello Prati su La Stampa, è un’epidemia. Dilaga, si nutre di miti e storielle, alcune tragiche, altre comiche. Una su tutte: i boyscout perlustrano i tetti della capitale ogni notte. Gli immigrati, soprattutto i tedeschi, sono forse più terrorizzati degli stessi londinesi. Setacciano il proprio albero genealogico in cerca di un qualsiasi parente di nazionalità neutrale. E se non lo trovano cambiano nome. Sono tedeschi però, le cose vanno fatte seguendo il giusto iter burocratico, presentando ogni documento. Sì, ma far sapere al mondo di essere nato in Germania e di aver richiesto un nome fittizio non è il miglior modo per fugare i sospetti. Gli arresti di cittadini stranieri aumentano.
Sul fronte orientale il Generale tedesco August von Mackensen ha occupato Piątek: le porte di Lodz si spalancano, la via è spianata. Il 19 novembre a difendere la città ci sono circa 150.000 russi; la Germania schiera 250.000 uomini e inizia le manovre di accerchiamento.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Italia: le direzioni dei partiti radicale, democratico-costituzionale e socialista riformista deliberano di svolgere in tutto il paese un'azione di opposizione alla propaganda neutralista per liberare le terre irredente soggette all'Austria-Ungheria.
Fronte orientale
- I russi occupano alcuni passi dei Carpazi.
- Polonia: il Generale tedesco Mackensen conquista Piątek e apre la strada a Lodz.
Fronte meridionale
- Serbia: gli austro-ungarici conquistano Valjevo; i serbi si ritirano.
Parole d'epoca
Sergeant Bernard Joseph Brookes
Diario
The next day we went for a route march in the snow to keep us in a fit state of health.
Our first casualty was also reported this day, and strange to say the man who was killed (through the falling in of his "dug-out") bore the same name as mine but Brooks.
The similarity of names caused a fright at home, but upon inquiries being made at our headquarters in London happiness was again restored to the family bosom, but, unfortunately, it informed them vividly that I had got into the danger zone, and I had so far managed not to let them know that I was near the firing line.
In the evening we had a good concert round the fire.