8 Dicembre, 1914

Rivincita britannica

Isole Falkland, circa 800 chilometri a largo della costa argentina. Port Stanley riveste un ruolo cruciale per la marina britannica: è un grosso deposito di carbone e una fondamentale stazione radio, le orecchie inglesi ai confini del mondo.
I tedeschi lo sanno, l’Ammiraglio von Spee lo sa; all’alba di novembre il suo squadrone ha inflitto una severa lezione alla marina britannica, ora vuole ripetersi. Già, ma questa volta von Spee fa il passo più lungo della gamba. La Royal Navy ha inviato rinforzi, le navi inglesi sono più veloci e meglio armate di quelle tedesche; l’8 dicembre von Spee se ne accorge troppo tardi. Nella battaglia delle Falkland la flotta britannica, guidata dall’Ammiraglio Doventon Sturdee, annienta lo squadrone tedesco: gli incrociatori Scharnhorst, Gneisenau e Leipzig colano a picco; il Nurnberg verrà finito due giorni dopo. Si salva solo l’SMS Dresden. I tedeschi contano oltre 2.000 morti, tra i caduti c’è lo stesso von Spee.
L’onta di Coronel è lavata, ma per Londra non è l’unico successo di giornata: la ribellione sudafricana inizia a collassare. Si arrendono in circa 1.200, difficile sopravvivere alla perdita dei Generali Beyers e de Wet, i due leader militari del movimento.


Novità anche a Parigi: dopo un esilio lungo più di tre mesi il Governo francese completa il trasloco e torna nella capitale. Manca solo il Ministro della guerra, troppo impegnato. Arriverà a breve, appena la situazione gli concederà un po’ di tempo.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo francese ritorna a Parigi.
  • Lettera di Papa Benedetto XV al Cardinale belga Mercier.
  • Gran Bretagna: comincia il processo ad Adolph Ahlers per alto tradimento.

Fronte occidentale

  • Bombardamenti a lunga gittata su Veurne da parte dei tedeschi.

Fronte meridionale

  • Gli austro-ungarici vengono totalmente sconfitti a sud di Belgrado.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Finisce la prima schermaglia ad Al-Qurnah.
  • I russi occupano l'Armenia orientale e i turchi entrano in Persia.

Fronte d’oltremare

  • Sud Africa: la ribellione collassa; 1.200 ribelli si arrendono.

Operazioni navali

  • Battaglia delle Isole Falkland: la Royal Navy, guidata dall’Ammiraglio Doveton Sturdee, distrugge gran parte dello squadrone tedesco vittorioso a Coronel. Gli incrociatori Scharnhorst, Gneisenau e Leipzig vengono affondati; lo stesso Ammiraglio tedesco von Spee muore durante la battaglia. Solo il tedesco SMS Dresden riesce a fuggire.

Parole d'epoca

Papa Benedetto XV

Epistola Cum de fidelibus, al Cardinale Desiderato Mercier, sugli effetti provocati dalla guerra sul popolo belga

Al Cardinale Desiderato Mercier, Arcivescovo di Malines.

Diletto Figlio Nostro, salute e Apostolica Benedizione.

Poiché abbiamo paterna sollecitudine per tutti i fedeli affidati alla Nostra cura dalla Divina Provvidenza, e pertanto abbiamo in comune con essi sia la lieta, sia l’avversa fortuna, era inevitabile che fossimo afflitti da profonda angoscia nel constatare come la nazione dei Belgi, tanto a Noi diletta, fosse ridotta a una lacrimevole condizione da un’atroce e devastante guerra. Infatti abbiamo visto lo stesso Re dei Belgi, la sua augusta famiglia, coloro che reggono lo Stato, i notabili, i vescovi, i sacerdoti e il popolo tutto patire sciagure tali da muovere a compassione chi abbia animo incline alla pietà, e prima di tutto il Nostro, ardente di particolare amore paterno. A Noi infatti, afflitti dal dolore e dal lutto, nulla appare più tardivo che vedere finalmente la conclusione di tanti tristissimi eventi. E che Dio misericordioso affretti quel momento!

Frattanto anche Noi cerchiamo, secondo le Nostre forze, di lenire tali immani sciagure. Perciò assai Ci compiacemmo e rivolgemmo pubbliche grazie al diletto figlio Nostro Cardinale De Hartmann, Arcivescovo di Colonia, per aver ottenuto che tra i prigionieri detenuti in Germania, sia francesi sia belgi, tutti i preti riconosciuti come tali ricevessero lo stesso trattamento degli ufficiali. Per quanto riguarda il Belgio, Ci è stato riferito nei giorni scorsi che i fedeli di quella nazione, tra tante sconvolgenti vicende, non hanno cessato di rivolgere a Noi sguardi e animi devoti e che, per quanto oppressi dalle sventure, essi si sono proposti, per alleviare le difficoltà della Sede Apostolica, di raccogliere l’Obolo di San Pietro, come già negli anni precedenti, anche in queste terribili circostanze. Tale singolare testimonianza di pietà e di amore verso di Noi è veramente degna della Nostra ammirazione e la accogliamo con pari benevolenza e gratitudine. Ma, considerando le gravi e dolorose condizioni in cui si trovano i Nostri diletti figli, non possiamo in nessun modo accettare di assecondare il loro proposito, per quanto nobilissimo: perciò, se qualche obolo fu raccolto, vogliamo sia impiegato per aiutare il popolo Belga, tanto degno di compassione quanto insigne per nobiltà e religione.

In queste avversità e tra le afflizioni che opprimono codesti Nostri figli a Noi cari, possa recar sollievo al loro animo la certezza che " non si è accorciata la mano del Signore nel momento di recare salvezza né si è attutito il Suo orecchio al punto che non li ascolti ". Nella speranza del divino aiuto, li rianimi il significato dei prossimi giorni in cui celebreremo il Natale del Signore e onoreremo la pace che Dio annunciò agli uomini per mezzo dei suoi Angeli. Conforti e rinfranchi l’animo loro, afflitto e gemente, la testimonianza del Nostro paterno affetto, con il quale supplichiamo vivamente Iddio perché abbia pietà di tutta la nazione Belga e perché con propizia volontà effonda su di essa ogni bene in gran copia. Di tali beni sia auspice la benedizione apostolica che a tutti e a ciascuno, e a te per primo, diletto Figlio Nostro, impartiamo con grande amore nel nome del Signore.

Dato a Roma, presso San Pietro, nel giorno consacrato a Maria Nostra Signora, immune dal peccato, nell’anno 1914, primo del Nostro Pontificato.

Parole d'epoca

Seargent Bernard Joseph Brookes

Diario

We were told definitely on Tuesday 8th December that we were to go nearer the firing line that day, and before long, into the trenches, and our hearts beat high.
At 3.30 pm we started out and marched to L'Armee, where we met the rest of the Battalion.
L'Armee, a village, was too small and unsafe to stay in, so we found a farm nearby for the night, and to this we proceeded.
After tea the company (without the singers) had to go to the trenches for four hours digging under fire, and I am sorry to say that two men did not return, they having already ended their experience of War rather quickly and tragically.
We "turned in" in a small loft capable of holding about 20 men, and at 2.00 am about 40 others came back from digging and had to sleep with us.
However, we squeezed in and although it was a bitterly cold night and raining hard, I do not think I have ever been so hot before in my life, so it had the advantage of keeping out the cold.

Rum had been served out, and the heat of the place made some of the men rather groggy, and when they had to get up during the night for Guard, or other reasons, much jumping on legs was occasioned, which of course roused everybody in the Barn and at times the atmosphere was quite thick through the fluency of the language. 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori