11 Maggio, 1915

Il Giornale d’Italia contro Giolitti

«Sabotaggio». È l’accusa rivolta a Giolitti dal Giornale d’Italia, da sempre vicino al Ministro degli esteri Sonnino e quindi al Governo. Per il quotidiano le manovre dell’ex Premier sono inqualificabili, danneggiano la credibilità del Gabinetto Salandra e ne minano il lavoro diplomatico. Giolitti, pur consapevole del momento critico, cercherebbe di spezzare l’unità nazionale, di corrodere la coesione attorno al Governo, d’instillare il dubbio nell’opinione pubblica. L’affondo del Giornale d’Italia è deciso: quello di Giolitti è un assist alla Monarchia asburgica, rischia di far naufragare le nostre «legittime aspirazioni nazionali».

L’11 maggio gran parte del fronte occidentale guarda alla seconda battaglia dell’Artois. I francesi hanno ottenuto qualche progresso vicino a Carency: dopo il cimitero di Neuville-Saint-Vaast, si sono impadroniti dei forti e della cappella di Notre-Dame-de-Lorette.
Nel Baltico i tedeschi devono ripiegare, ma da quel lato d’Europa la vera partita si gioca in Galizia. I russi hanno dovuto abbandonare le creste carpatiche e il territorio ungherese e continuano a ritirarsi verso Jarosław e il San. L’avanzata austro-tedesca nella Polonia meridionale prosegue bene.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Giornale d'Italia, ritenuto organo del Ministro degli esteri Sonnino, deplora il contegno di Giolitti, che si manifesta favorevole alle ultime concessioni dell'Austria-Ungheria.

Fronte occidentale

  • Seconda battaglia di Ypres: I tedeschi bombardano la strada Ypres-Menin.
  • I francesi prendono i forti e la cappella di Notre-Dame-de-Lorette.

Fronte orientale

  • Gli austro-tedeschi avanzano in Galizia; continua la ritirata russa nella Polonia meridionale, in direzione del San.
  • I tedeschi evacuano Šiauliai.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Gallipoli: chiesta una tregua per seppellire i morti.
  • Avanzata britannica in Mesopotamia verso i pozzi petroliferi persiani.
  • I russi fanno progressi nel distretto di Tabriz.

Fronte d’oltremare

  • I francesi prendono Eseka (Cameroon).

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori