22 Maggio, 1915

Mobilitazione generale

«Sua Maestà il Re ha decretato la mobilitazione generale dell’esercito e della marina e la requisizione dei quadrupedi e dei veicoli. La mobilitazione è stata fissata per il 23 corrente». Con questo comunicato Vittorio Emanuele III prepara il paese al conflitto. Il 22 maggio il Regio Governo apre all’arruolamento volontario, in qualsiasi corpo dell’esercito e per tutta la durata del conflitto. Nelle provincie di Sondrio, Brescia, Verona, Vicenza, Belluno, Udine, Venezia, Treviso, Padova, Mantova, Ferrara e in quelle dell’Adriatico viene proclamato lo stato di guerra.
Il comando delle operazioni militari è affidato al Generale Luigi Cadorna, Capo di Stato maggiore. È un patrizio, proviene da una famiglia “di tradizione”, ma soprattutto è un figlio del Risorgimento: Raffaele, l’ascetico padre, comandava il V corpo d’armata nella presa di Roma. Se il tuo modello è considerato un “eroico liberatore” e tu di mestiere fai il soldato, quel cognome sulle spalle pesa di più. Cadorna è il prodotto della rigida educazione paterna: a volte impulsivo, di una severità estrema, è cresciuto da militare tra militari. Le promozioni se l’è fin qui guadagnate tutte. Sulla carta il suo curriculum non è affatto malvagio, anzi. Ora dovrà dimostrarlo nella prova più dura: il fronte, il battesimo del fuoco.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Re d’Italia, con un decreto, dichiara in “stato di guerra” i territori di alcune provincie del Regno e con un altro ordina, a partire dal giorno successivo, la mobilitazione generale dell'esercito e della marina e la requisizione di quadrupedi e veicoli.
  • Si aprono arruolamenti volontari per la durata della guerra in tutti i corpi del Regio Esercito italiano. 
  • Il Consiglio dei Ministri affida il comando delle operazioni militari al Generale Luigi Cadorna.

Fronte occidentale

  • Battaglia di Festubert: i britannici avanzano a sud di La Quinque Rue.
  • Raid aereo tedesco su Parigi, lievi danni.

Operazioni navali

  • La nave da guerra russa “Penteleimon” viene silurata nel Mar Nero.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori