Terza battaglia di Krithia
«Il solo mezzo per ottenere la vittoria e la pace consiste nell’essere bellicosi quanto l’avversario, nell’essergli uguali o superiori in tutto ciò che costituisca la sua forza di terra e di mare».
Il 4 giugno Lloyd George parla agli inglesi. Il Ministro britannico insiste sull’assoluta necessità di enormi quantità di munizioni: «Le officine dovranno ancora dare battaglia su tutti i fronti. […] Tutte le risorse del paese saranno consacrate a risolvere il problema, senza precedenti, degli approvvigionamenti bellici».
Per supportare l’evidente tesi cita l’esempio di Przemysl: la riconquista austro-tedesca della fortezza «offre una buona lezione sulle conseguenze del deficit di munizioni».
La teoria è appoggiata da molti giornali, tra cui il Daily Chronicle: i russi non avevano abbastanza granate per resistere. È vero, o almeno è una parte della verità: l’esercito zarista ha dimostrato, fin dall’inizio, di poter disporre di un numero incalcolabile di uomini, ma di equipaggiamenti insufficienti e non all’altezza.
Londra concentra le proprie attenzioni sui Dardanelli: nella penisola di Gallipoli si scatena la sanguinosa terza battaglia di Krithia. Le forze Alleate partono abbastanza bene, ma troppo presto le posizioni verranno di nuovo congelate. Una testimonianza ci arriva dal soldato semplice Jack Gatley: «Ci arrampichiamo e superiamo le cime sotto un fuoco raggelante. […] Ci precipitiamo sempre più avanti, superando il filo spinato e le buche di granata, saltando fossi, attraverso piante di ginestra e timo selvatico che ci arrivano alle ginocchia. In molti punti le piante sono in fiamme, la polvere e il fumo ci soffocano. I turchi mantengono un fuoco rapido con fucili e mitragliatrici e lanciano bombe in mezzo a noi; le granate esplodono sopra le nostre teste, veniamo falciati come spighe di grano».
A fine giornata gli Alleati contano circa 6.500 perdite.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Lloyd George tiene un discorso a Liverpool sul tema delle munizioni.
- A Nizza conferenza dell'on. Carcano, Ministro del Tesoro italiano, e di Mckenna, Cancelliere dello Scacchiere britannico, per la cooperazione finanziaria delle due nazioni.
- Il Papa nomina Mons. Bartolomasi Vescovo di campo, (Ordinario castrense) con giurisdizione spirituale su tutte le forze di terra e di mare italiane; un decreto reale ne parifica la carica a quella di Maggior Generale.
- A San Marino un gruppo di sammarinesi pubblica un proclama per arruolare volontari.
Fronte occidentale
- Raid degli Zeppelin sulla costa sud-orientale inglese.
Fronte asiatico ed egiziano
- A Gallipoli comincia la terza ed ultima battaglia di Krithia con il tentativo Alleato di spingersi verso la testa della spiaggia. Battaglia sanguinosissima, con iniziale esito favorevole agli anglo-francesi. Da questo momento, quasi ogni giorno, si rinnovano combattimenti accanitissimi.
Dal fronte
Lungo tutta la frontiera del Tirolo e del Trentino non si ebbero combattimenti di qualche importanza. In prosecuzione delle operazioni dirette verso Rovereto, abbiamo occupato le località Mattassone e Valmorbia nella Vallarsa. La nebbia ostacolò il tiro delle artiglierie sull' altipiano di Asiago. Venne però constatato che oltre all'aver ridotto al silenzio i forti austriaci di Luserna e dello Spitz Verle, i nostri cannoni hanno seriamente danneggiato i forti del Belvedere e di Busa Verle.
Nella Carnia azione limitata a fuoco di artiglieria. Venne accertato che le nostre batterie ridussero al silenzio una batteria al passo di Monte Croce Carnico, smontando due pezzi e danneggiandone altri due.
Sul medio Isonzo la nostra azione offensiva diretta contro le propaggini di Monte Nero sopra Tolmino ha urtato contro difficoltà grandi di terreno e formidabili trinceramenti occupati da numerose forze austriache. Si è combattuto effettivamente l' intera giornata del 3 giugno con varie alternative, ma la sommità del Monte Nero e le sue falde sono sempre in nostro saldo possesso.
Le nostre perdite non sono gravi. Il combattimento continua con rincalzo di truppe fresche per decidere l' azione. Sul rimanente del fronte continua il movimento in avanti.
Firmato: CADORNA