27 Agosto, 1915

Roosevelt picchia duro

In Inghilterra torna l’incubo degli scioperi: i minatori del Galles sono ancora sul piede di guerra. Ma il 27 agosto bisogna guardare al nuovo mondo. La Stampa pubblica una recente intervista di Roosevelt e, come al solito, l’ex Presidente sceglie toni piuttosto accesi. Roosevelt accusa il Governo americano di «rimanere spettatore passivo delle ingiustizie inflitte ai deboli […] di lasciare assassinare uomini, donne e bambini senza fare nulla». Washington non si sarebbe preparata a difendere i propri diritti. Quindi arriva l’ennesimo affondo sulla Germania: «È la brutalità stessa, senza pietà, nel disprezzo della moralità internazionale».

Da Berlino inviano però un ramoscello d’ulivo. l’Ambasciatore tedesco Bernstorff rassicura il Segretario di Stato Robert Lansing: agli Stati Uniti sarà data piena soddisfazione per l’affondamento dell’Arabic. Non solo, c’è anche la svolta tanto attesa: ai sottomarini tedeschi sarà proibito l’attacco di navi mercantili senza preavviso.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Censimento della popolazione di Lille: davanti ad ogni casa viene affissa la composizione dei suoi abitanti: il numero di persone, età, sesso, occupazione.
  • La federazione di minatori del Galles del sud rifiuta il risarcimento di Runciman; il Governo si rifiuta di incontrarli nella conferenza successiva.
  • Comunicato un attacco ai danni dei Consoli inglesi e russi a Kengaver (Persia) causato da una banda di ribelli agli ordini del viceconsole tedesco.
  • L’Ambasciatore tedesco Bernstorff notifica a Robert Lansing, Segretario di Stato americano, che verrà data “piena soddisfazione” agli Stati Uniti per l’affondamento dell’Arabic. Ai sottomarini tedeschi viene vietato di attaccare navi mercantili senza preavviso.

Fronte occidentale

  • Conquistate trincee tedesche fra Sondernach e Landesbach (Alsazia).
  • I francesi bombardano Mülheim (Baden) e la stazione di Chatel (Argonne).

Fronte orientale

  • La linea russa sulla Zolota-Lypa viene penetrata vicino Brzezany (est Galizia).

 Fronte italiano

  • Gli italiani cannoneggiano il Monte Rombon (Plezzo).
  • Gli italiani avanzano in Valsugana fino a Monte Annentera e Monte Salubio.

Fronte meridionale

  • Le truppe tedesche si ammassano a nord-ovest della frontiera rumena.
  • Gli austro-ungarici attaccano i montenegrini a Grahovo (Montenegro), ma vengono respinti.

Parole d'epoca

Miseri brandelli di corpi

di Pasquale Attilio Gagliani (Colonnello di artiglieria)

Fogliano Redipuglia (GO)

 

Una granata di grosso calibro caduta in pieno sul 4° pezzo della 2° batteria ha sfracellato 5 serventi – compreso il capogruppo – e ne ha feriti altri 3. Una cosa straziante! quei poveri corpi erano stati ridotti ad un mucchio di poltiglia: tutt'intorno erano sparsi brandelli umani che si sono raccolti con il badile. I tre feriti – per fortuna non gravemente – erano ancora tutti tremanti di paura! Mentre li portavano via li ho baciati in fronte: mi hanno ringraziato. Abbiamo scavato una fossa comune nelle vicinanze della batteria, l'abbiamo rivestita di tavole e vi abbiamo ricomposti quei miseri brandelli di corpi, mettendo su ciascuno di essi una bottiglia con entro il nome del soldato, il giorno ed il luogo della morte: ho firmato i 5 biglietti.

Prima di coprire la fossa il cappellano ha recitato le preghiere dei defunti e poi ha profferito belle ed ispirate parole. Il Capitano Rugin, comandante la batteria, ha soggiunto che avrebbe vendicato la morte di quei suoi cari soldati: tutta la batteria, presente, ha gridato: Viva l'Italia!

Nel momento di intensa commozione, piangevano tutti. Ricorderò sempre il pallore terreo del volto di Rugin!..

Oggi compie un mese giusto dal giorno del nostro arrivo quassù. 30 giorni di questa vita lasciano tracce indelebili nell'anima nostra.

 

Fonte: L'Espresso e Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Nuove ardite operazioni si svolsero nella giornata del 25 sulle impervie vette del massiccio dell' Adamello. Mentre le nostre truppe avanzavano dimostrativamente sul pianoro del Tonale e sul rovescio del Monticello, riparti da montagna, attraversata l' ampia vedretta di Pisgana, assalivano le posizioni di passo di Lago Scuro (2.968 metri) e di Corno Bedole (3.009 metri) fortemente tenute dall' avversario. Questi oppose accanita resistenza, ma fu infine scacciato ed inseguito: i nostri occuparono saldamente le vette. La sera del giorno stesso, col favore del plenilunio, nostri idrovolanti lanciarono bombe sul gruppo fortificato di Riva e sfuggendo ai tiri delle batterie antiaeree nemiche, ritornarono incolumi nelle linee.
In Val Sugana l' artiglieria avversaria bombardò Borgo nonostante che le nostre truppe nella recente vittoriosa avanzata avessero di proposito evitato di occupare quella popolosa località, tenendosi sui monti circostanti.
Nell' Alto Cordevole il duello delle artiglierie s' inasprisce. Quella nemica si accanì ancora contro l' ospedale civile di Pieve di Livinallongo, producendovi nuove grandi rovine. Le nostre batterie bombardarono allora Arabba e Cherz, ove erano visibili intensi movimenti di truppa e di autocarri ed era anche segnalata la presenza di artiglieria. Arabba fu presto in preda alle fiamme.

Sul Carso ieri il nemico, accortosi che le nostre truppe si erano impadronite d' un boschetto attiguo alla strada da Sdraussina a San Martino, apriva contro di esso intenso fuoco di artiglieria, indi lanciava le truppe all' assalto. Seguì una violenta mischia chiusasi con la fuga dell' avversario, mentre i nostri si afforzavano sulla posizione conquistata.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori