Il costo della guerra
Il Premier britannico Asquith batte cassa, per l’ennesima volta. Il conflitto costa uno sproposito al giorno, oltre tre milioni e mezzo di sterline e siamo nel 1915; è necessario votare un nuovo credito di guerra, altri 250 milioni.
Ma nel suo discorso alla Camera Asquith non parla solo di soldi, lancia un appello all’unità nazionale e denuncia il «sinistro spettro di una lotta intestina», ogni riferimento alla polemica sulla coscrizione obbligatoria non è casuale.
Il 15 settembre l’Inghilterra ascolta anche Lord Horatio Herbert Kitchener, il suo “guru” militare. Dall’alto della sua imponente stazza lamenta un calo di volontari: «Soltanto un flusso continuo di reclute potrà colmare gli inevitabili vuoti». Nonostante questo, undici nuove divisioni sono state inviate sul fronte occidentale, copriranno circa 17 miglia di trincee, sostituendosi alle truppe francesi. Kitchener prende poi ad analizzare la situazione dei singoli fronti, ma qui sconfiniamo ne “l’ottimismo è il sale della vita”. Le sue sono dichiarzioni a dir poco azzardate: «Le vittorie sbandierate dei tedeschi potrebbero in realtà mascherare altrettante disfatte».
Sì Horatio, è vero, Berlino non è riuscita ad annientare le armate zariste, ma far passare la più vasta avanzata dell’intera guerra per una semplice vittoria di Pirro mi sembra eccessivo.
Intanto in Bulgaria, forse un po’ a sorpresa, ma sicuramente in ritardo, si registrano manifestazioni contrarie alla politica germanofila.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Lord Kitchener in ansia per la diminuzione dei reclutamenti.
- Il Premier inglese Asquith interviene sull’aggiustamento di bilancio.
- In Bulgaria proteste contro la politica germanofila.
- I russi annunciano che dal 30 agosto hanno fatto 40.000 prigionieri.
Fronte occidentale
- Lord Kitchener afferma che undici nuove divisioni dell’esercito sono state mandate in Francia e occupano 17 miglia di fronte francese.
- Inizia la terza battaglia dell'Artois.
Fronte orientale
- I tedeschi mirano a dividere le truppe russe a Vilnius e Dvinsk (Daugavpils).
- Combattimenti a ovest e a sud di Dvinsk.
- Gli austro-tedeschi avanzano verso Pinsk.
Fronte asiatico ed egiziano
- Rimozione dell’artiglieria pesante turca dalle fortezze di Gallipoli.
DAL FRONTE
Il nemico, che in questi giorni sta ricevendo notevoli rinforzi ha tentato in più punti lungo il fronte di esercitare una forte pressione contro le nostre linee, mediante attacchi di fanteria preceduti ed accompagnati da violente azioni di artiglieria.
I suoi sforzi però, sono riusciti vani.
Offensive nemiche siffatte sono state segnalate in valle Popena (Ansiei) e lungo la cresta delle Alpi Carniche, dall'alto Degano alla testata del Chiarzo (But).
Velivoli nemici apparvero su Tolmezzo e sulle conche di Plezzo e di Caporetto e un' altra squadriglia tentò una nuova incursione su Udine, ma, aggredita da nostri velivoli in caccia, venne respinta ed inseguita sul Carso.
Accampamenti nemici a Nabresina furono efficacemente bombardati dai nostri aviatori.
Firmato: CADORNA