7 Dicembre, 1915

Gli Stati Uniti alzano la voce

Washington batte un colpo, facciamo anche due; e non sono buffetti. È passato circa un mese dall’affondamento del piroscafo italiano Ancona, le indagini americane sono concluse ed è tempo di presentare il conto a Vienna.
La nota non è molto diplomatica; è piuttosto accesa, animata e molto diretta. Nessun giro di parole, Washington non cerca scuse, ma colpevoli: «Il Comandante (del sommergibile austriaco) violò i principi delle leggi internazionali e dell’umanità. […] La sua condotta può essere qualificata soltanto come un brutale assassinio. […] Gli Stati Uniti si vedono costretti a chiedere che il Governo Imperiale riconosca la distruzione dell’Ancona come un atto illegale e ingiustificabile, che il Comandante sia punito e venga accordata una riparazione pecuniaria per i cittadini americani uccisi o feriti».
E l’Austria-Ungheria è sistemata. Ma non è finita. Il 7 dicembre il Presidente Wilson interviene al Congresso. Nel suo discorso parla a lungo delle cospirazioni, dei sabotaggi, degli attentati e dello spionaggio sul suolo americano.

Washington è irritata dalle continue provocazioni di matrice pangermanista. Per Wilson è ora di dire basta, la condanna è perentoria: «Sul nostro territorio furono pronunciate le più gravi minacce. […] Sono stati cittadini degli Stati Uniti, nati sotto altre bandiere e naturalizzati, a versare il veleno e la slealtà in molte arterie della nostra vita nazionale; a gettare il discredito sull’autorità e il buon nome del nostro Governo; a distruggere le nostre industrie, dovunque potesse giovare ai loro propositi vendicativi; a provocare scioperi a vantaggio di intrighi stranieri».
Non li nomina, ma è evidente il riferimento agli austro-tedeschi.
Il Presidente invita il Congresso a promulgare leggi specifiche per mettere fine alle molestie: «Simili creature della passione, della slealtà e dell’anarchia devono essere annientate; esse non sono numerose, ma infinitamente malevoli».
Strike-out.

Mentre Washington mena fendenti a destra e a manca, qualcosa si decide anche nella conferenza interalleata di Chantilly: seguendo la guida anglo-francese, l’Intesa comanda la fine delle operazioni ai Dardanelli; la penisola di Gallipoli sarà sgomberata.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo statunitense invia al Governo asburgico una nota vivacissima per il siluramento del vapore italiano Ancona: “Un brutale assassinio, un atto barbaro, inumano e aborrito da tutte le nazioni civili”, Chiesta la punizione del Comandante e una riparazione pecuniaria per gli americani uccisi o feriti.
  • Passa una risoluzione in favore alla rinomina ed elezione del Presidente Wilson.
  • Messaggio del Presidente Wilson al Congresso: condanna degli intrighi tedescofili in U.S.A.
  • Concluso un accordo tra il Governo francese e l’Oversea Trust dei Paesi Bassi.
  • In questa settimana il Consiglio di guerra dell'Intesa a Parigi decide lo sgombero della penisola di Gallipoli e l'allestimento della base di Salonicco.

Fronte occidentale

  • L’inondazione dell'Yser costringe i tedeschi ad abbandonare le trincee in avanguardia.

Fronte italiano

  • Operazioni italiane sul fronte Nozzolo-Cadria.

Fronte meridionale

  • Peć presa dagli austro-tedeschi.
  • I francesi evacuano Krivolak e si ritirano verso posizioni migliori sul passo di Demir Kapija, una trentina di km. a nord della frontiera greca.
  • Azioni a Kosturino. Ritirata britannica dalla Macedonia.
  • I britannici costretti a ripiegare nella valle del Vardar e dal lago Dojran; 1.300 vittime.

DAL FRONTE

Intensa azione delle opposte artiglierie, specialmente in Giudicaria, in Valle di Concei e in Carnia.
Attivo contegno delle nostre fanterie che ci procurarono sul Carso la conquista di materiali da guerra, tra i quali un gazogeno, due lanciabombe, fucili e munizioni.

 

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori