Atene resta una sfinge
Il mistero greco continua a tener banco. I più informati riferiscono l’accordo raggiunto tra i vertici militari ellenici e quelli bulgari: si è deciso di stabilire una zona neutrale lungo il confine; l’idea è di ridurre al minimo il rischio di incidenti.
Atene resta una sfinge nel panorama internazionale, ma gli Alleati si accontentano delle ultime conquiste diplomatiche. L’esercito greco si è fatto più in là, agevolando le operazioni intorno a Salonicco: «Il movimento nel porto è intenso sia di giorno, sia di notte. Con gli uomini vengono sbarcate anche artiglierie e munizioni in gran numero».
Ormai la ritirata del contingente anglo-francese entro i confini greci è quasi completa: alle sue spalle è rimasta solo terra bruciata; Gevgeli è stata incendiata, in perfetto stile russo.
Sul fronte occidentale ruzzola una testa importante: French, Comandante del corpo di spedizione britannico, viene costretto alle dimissioni. I ripetuti fallimenti ne hanno distrutto la reputazione. Il suo posto verrà preso dal Generale Haig.
Il 15 dicembre Pietrogrado lancia un attacco sul fronte orientale, una piccola iniziativa a nord del lago Drysviaty: le postazioni tedesche vengono penetrate, ma il successo è ridimensionato dall’immediata controffensiva.
A Berlino sono più preoccupati dell’intervento di Liebknecht al Reichstag. Il leader socialista è stato messo ai margini, ma non gli si può impedire di parlare: le interrogazioni sono tre, ma il Governo non replica, lo ignora. Me l’immagino come un’americanata da serie crime: “Il mio cliente si avvale della facoltà di non rispondere”.
Questo atteggiamento è riportato dalla stampa svizzera, in teoria neutrale. E c’è un’altra notizia: a Vienna si soffrirebbe la carestia.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Sir Douglas Haig rimpiazza il dimissionario John French come Comandante in capo delle truppe britanniche in Francia. French viene nominato Feldmaresciallo Comandante in capo delle guarnigioni del Regno Unito.
Fronte orientale
- I tedeschi riferiscono che i russi hanno perforato le loro posizioni a nord del Lago Drysviaty (Drūkšiai), ma sono stati respinti dai contrattacchi.
- I russi vengono respinti vicino alla foce del fiume Beresina occidentale.
Fronte meridionale
- Le ultime truppe Alleate in Macedonia si ritirano all’interno del territorio greco.
Fronte asiatico ed egiziano
- Qasr-e Shirin (Persia occidentale) occupata dalle truppe ottomane.
Parole d'epoca
Portaferiti
di Giuseppe Cordano, Caporalmaggiore
Folgaria (TN)
Pulizia in genere. Oggi sono stato scelto a fare parte della squadra portaferiti. E' un servizio che accetto volentieri; come portaferiti, pur partecipando ai fatti d'armi, si risparmiano i servizi di corvée e di sentinella. Ma d'altra parte si avrà il compito di soccorrere e trasportare i feriti durante i combattimenti e, quando la truppa sarà calma, recuperare e ritirare i morti.
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
In valle di Concei le batterie del gruppo di Lardaro bersagliarono le posizioni del Monte di Vies da noi recentemente conquistate e già saldamente munite.
Nessun danno.
Le artiglierie nemiche proseguono nell' intento di sistematica distruzione degli abitati.
Nella giornata di ieri si accanirono contro Loppio nella valle del Rio Cameras (Adige) e contro le città e borgate che recingono le pendici del Carso goriziano da Gradisca a Monfalcone.
Le nostre artiglierie contrabatterono intensamente quelle avversarie e colpirono colonne di truppe e salmerie in marcia.
Una squadriglia di nostri velivoli eseguì ieri un' incursione sulla valle di Chiapovano (Idria) lanciando bombe e freccie su accampamenti e baraccamenti nemici in Chiapovano e Slap.
Gli arditi aviatori, abbassatisi sotto il fuoco delle artiglierie antiaeree, mitragliarono poi gli accampamenti, gettandovi lo scompiglio. I velivoli rientrarono incolumi.
Firmato: CADORNA