10 Gennaio, 1916

Che farne dei serbi?

Gli Alleati sono alle prese con il problema serbo: dove mettere tutti gli uomini evacuati dalle coste albanesi?
Già, bella domanda. L’illuminazione giusta bussa alla porta il 10 gennaio: “Trasferiamoli a Corfù e riorganizziamo lì l’esercito di Re Pietro”. È una bella idea, certo, ma prima bisognerebbe chiedere il permesso alla Grecia, l’isola è sua. Oggi diremmo “basta uno squillo” e Atene viene “informata” della decisione; voce in capitolo: zero, ma pazienza.
L’Intesa segue con apprensione gli sviluppi montenegrini. Le manovre austro-ungariche rischiano di dilagare: i padroni di casa sono costretti a evacuare Berane e la resistenza sul monte Lovćen si mette altrettanto male.

Ringalluzzita dai recenti successi galiziani, Pietrogrado decide di assestare un nuovo colpo anche all’Impero ottomano: i russi lanciano l’offensiva nella regione di Erzurum, vogliono replicare la vittoria dell’anno prima a Sarıkamış. C’è però una differenza: nel 1915 le armate zariste difendevano, ora attaccano e quello non è un territorio facile, siamo sopra i 1.500 metri e l’inverno è tutt’altro che “gioioso”.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • L'Intesa informa il Governo greco della proposta di trasportare l'armata serba a Corfù.

Fronte occidentale

  • Violenti attacchi tedeschi in Champagne; qualche progresso tedesco nella regione di Massiges.

Fronte meridionale

  • Gli austro-tedeschi costringono i montenegrini ad evacuare Berane.

​Fronte asiatico ed egiziano

  • Sul fronte del Caucaso inizia l'offensiva russa di Erzurum.

Parole d'epoca

Il Diario della guerra 1915-18

Don Andrea Balestrazzi

Domani forse si riaprono le licenze …
Potessi partire … riabbracciare la mamma con i miei cari tutti … i miei amici …
Poter risuscitare …

DAL FRONTE

Bollettino

Continuano su tutta la fronte le azioni di artiglieria. Il nemico fece largo uso dei suoi grossi calibri, specialmente contro la Zugna Torta e il monte Spil a sud-est di Rovereto, e contro Monfalcone, non riuscendo tuttavia che a produrre danni insignificanti. 
La sera dell’8 il nemico tentò pure un attacco di fanteria conto le nostre posizioni di Monte Sief presso Col di Lana, ma fu prontamente respinto dalle vigilanti nostre truppe.

Formato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori