18 Marzo, 1916

Si risvegliano i russi

Eccoli i russi. Con tutta calma alla fine sono arrivati. Hanno rimpolpato le scorte di munizioni e soprattutto l’esercito, solito pozzo senza fondo. Ora rispondono all’appello francese e il 18 marzo iniziano l’offensiva sul Lago di Naroch, al confine tra Bielorussia e Lituania.
Si è scelto di agire nella regione baltica per due motivi: primo, è una delle aree più produttive del Paese, le sue industrie, i suoi cantieri, ora servono la Germania, ma farebbero molto comodo ai russi; secondo, allontanare i tedeschi da Pietrogrado è una prospettiva allettante. L’obiettivo dichiarato è Vilnius.
Le armate zariste vantano uno spropositato vantaggio numerico e per la prima volta sembrerebbero giocarsela anche sul versante armamenti. Tutto vero, ma c’è un problema: il tiro dell’artiglieria è di un’imprecisione maldestra, il bombardamento preparatorio è di fatto inutile. Sarà un massacro, anche perché i russi, così come altri luminari dell’epoca, si ostinano ad avanzare per linee compatte nella terra di nessuno; in pratica è un suicidio assistito. 


Da una battaglia iniziata a una appena conclusa. Luigi Ambrosini è l’inviato de La Stampa sull’Isonzo«Le truppe che tornano dal fronte per il meritato riposo si riconoscono da lontano, spiccano nella loro pittoresca stranezza sullo sfondo comune delle cose. Portano sulle spalle tutto il loro carico greve e il pondo visibile della fatica. Non parlano, non cantano, procedono mute, in ordine sparso, come stupite alla vista del mondo, delle vie larghe, delle case, delle siepi, dei campi pacifici. […] Avuto il cambio erano ripartiti verso il tramonto e avevano fatto dodici ore di marcia, dopo venti giorni di trincea. Il sottotenente aveva lo sguardo vago, intontito dal lungo cammino».

Nei Balcani si torna a parlare di Grecia. Atene si è defilata sul palcoscenico dell’ultimo mese, è rimasta in disparte, ignorata. Ad agitare le acque ci pensa Re Costantino: l’Alto Epiro viene annesso alle province elleniche.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Un decreto del Re di Grecia dichiara definitivamente annesse al regno le provincie dell'Alto Epiro.
  • Si formano i Royal Defence Corps.
  • Il Principe di Galles arriva in Egitto come capo dello Staff.

Fronte occidentale

  • Gli Alleati bombardano Zeebrugge.

Fronte orientale

  • Prima battaglia del Lago di Naroch: sul fronte orientale i russi lanciano l'offensiva contro le linee tedesche.
  • Vittoria dei russi sui tedeschi in Lettonia, a sud di Dvinsk.

Fronte d’oltremare

  • Battaglia di Kahe: i britannici respingono il nemico dal fiume Ruvu (Tanzania).

Parole d'epoca

Incolumi

di Giovanni Piazza, 25° fanteria brigata Bergamo

Be li un po su e giu e venuto il 1916 avevo 26 anni un bel giorno mi portano in dietro la montagna con un bel sipiazzo al sicuro li tutto il battagione lo comandava il colonello un certo Pizzorni (Ettore Pizzorni comandava il II° battaglione del 25° fanteria e morì in combattimento dopo poche ore, Ndr), mi fece fare un grande cerchio mi fece sedere e lui nel mezzo in piedi, e disse ragazzi riposate bene perché questa notte verso le 2 del mattino, dobbiamo lavorare molto, lui era ufficiale di carriera uomo senza paura un autentico eroe dobbiamo a tutti i costi prendere Santa Maria all'improvviso quei quattro fessi che stanno lassu li faremo prigionieri cosi non avremo piu, davanti quel'appiglio guarderemo giu il fiume isonzi e il paese di Tolmino.
Ai sentito Magni si, a detto che dobbiamo lavorare molto, e io gli dissi vedrai in che pasticcio mi mette siamo qui non possiamo ritirarsi quel che succeda succeda!

 Infatti viene l'ora di trovarsi al punto di partenza sempre di notte arrivati per l'attacco a sorpresa con grande meraviglia tutta la zona si rischiara piu che a giorno si poteva raccogliere un ago per terra!
Anno proietto in aria dei razzi lengala qualche migliaia si mantengono in aria per vario tempo dotati di paracaduto, li avevamo anche noi ma non cosi perfetti andavano su  e ricadevano subito, ad un tratto migliaia di Austriaci mi vengono contro a gran voce urra! Urra! come  in quei casi diciamo Savoia! Savoia!

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Nella regione montuosa intensa attività delle artiglierie. La nostra disperse colonne nemiche in marcia verso Landro (Alta Rienz) e rinnovò il tiro sulla stazione di Toblach producendovi visibili danni e qualche incendio.
L' artiglieria nemica si accanì con particolare violenza contro le nostre posizioni sull' altura di Santa Maria nella zona di Tolmino.
Lungo tutta la fronte continuarono ieri azioni di nostri riparti appoggiati dalla nostra artiglieria.
Il nemico dimostrò attiva vigilanza e fece largo uso di bombe e razzi.
Velivoli nemici lanciarono bombe incendiarie in vicinanza di Punta Sdobba nel Golfo di Panzano: nessun danno.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori