23 Marzo, 1916

Cadorna da Re Giorgio

Tappa londinese per il Generale Cadorna, ansioso di parlare con Lord Kitchener prima della conferenza interalleata. Nel fitto programma di incontri del 23 marzo spicca quello con Re Giorgio V d’Inghilterra.
La Camera dei Comuni interpella Lloyd George sul futuro meeting economico di Parigi, ma il Ministro delle munizioni glissa sull’argomento e mantiene il riserbo: «Una dichiarazione politica, fatta in corso di discussione, potrebbe risultare inopportuna. Il Governo studia seriamente le istruzioni da dare ai delegati per la conferenza economica, […] ma vi sono cose più grandi del commercio, più profonde degli affari, cose che si riconnettono alle radici stesse della vita e della libertà umana. Non subordiniamo la vittoria al commercio».

Sul fronte occidentale è sempre viva la sfida delle artiglierie. Per i fanti è una “pausa” gradita, se così la possiamo definire. I britannici si riposizionano, estendendo le proprie linee fino a Souchez.
La battaglia infuria nella regione di Dvinsk, dove i russi riescono ad assestare un bel colpo alla concentrazione di truppe tedesche.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Generale Cadorna viene ricevuto da Re Giorgio V d’Inghilterra.
  • Lloyd George perla della prossima Conferenza economica di Parigi.

Fronte occidentale

  • I britannici estendono le proprie linee includendo Souchez.

Fronte orientale

  • Vengono colpite le concentrazioni di truppe tedesche a Dvinsk.

Operazioni navali

  • La “Minneapolis” affondata nel Mediterraneo

Parole d'epoca

Diario di Guerra 1916

di Francesco Ferruccio Zattini

Mi son divertito oggi ad essere di vedetta? Ma... non saprei dirlo sul momento, forse sì e forse no, certo si è che a fare a schioppettate una sensazione si prova specialmente, quando si sentono fischiare i proiettili vicini.
Pensare: «fino a pochi giorni fa, nevicava e vi era nebbia» e non ero contento. Ora è tempo splendido e chiaro e non sono contento per un altro senso...
Ogni giorno che passa più mi convinco che, la poesia “Nessuno è contento del proprio stato” scritta da Cecco Angiolieri, e che mi fece studiare il Prof. Cipolla in 2° tecnica, non è che la pura verità. L’uomo non si contenta mai, oggi desidera una cosa e l’ottiene; ebbene appena ottenuta non è più contento e ne desidera un’altra e così di seguito...
D’altra parte posso dire io oggi di essere contento della splendida giornata che giorni fa desideravo ardentemente? Come posso essere contento, se, ci vediamo con gli Austriaci e ci scambiamo per complimento delle schioppettate? Basta, spera vadi bene e se va male, del resto crepo mascherato e di conseguenza ritento. (?). Non è vero a proposito e profondo dell’animo mio? Si e no mi rispondi, perché?

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

In Valle Sugana (Brenta) la notte sul 22 nuclei nemici appoggiati dalle artiglierie attaccarono più volte le nostre posizioni. Furono respinti con gravi perdite e lasciarono nelle nostre mani alcuni prigionieri, armi e munizioni.
Anche presso Ravnilaz (Conca di Plezzo) e sul Mrzli, (Monte Nero) furono nella stessa notte sventati tentativi di avanzata nemica.
Sul Mirzli, l' avversario, nostri drappelli irruppero sui trinceramenti nemici e vi lanciarono numerose bombe.
Azioni varie delle artiglierie lungo la fronte più intense sulle alture ad ovest di Gorizia.
Nostre ricognizioni aeree accertarono la presenza di abbondante materiale rotabile lungo la ferrovia di Valle Baca (Idria). Altri nostri velivoli bombardarono Oppacchiasella, Costanjevica e Nabresina ritornando incolumi nonostante il fuoco di numerose artiglierie antiaeree.
Velivoli nemici lanciarono bombe su Asiago e su Telve (Valle Sugana). Nessun danno.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori