3 Aprile, 1916

Atene nega il favore

Ormai l’esercito serbo può definirsi in buona parte ricostituito. Resta il problema di come portarlo a Salonicco da Corfù. L’idea dell’Intesa sarebbe di muoverlo via terra, bypassando la completa circumnavigazione della penisola. Molto meglio un viaggio di soli trecento chilometri, ma Atene non è d’accordo e nega il permesso di transito. Un “dispetto” non da poco, anche perché qualcosa al confine macedone si muove: francesi e bulgaro-tedeschi si sono già affrontati in piccole schermaglie.

Sul fronte occidentale continua l’alternanza di maree. I critici francesi hanno gareggiato per minimizzare la perdita di Vaux«i tedeschi hanno occupato solo inutili rovine», eppure il 3 aprile si parte alla riconquista del villaggio, o almeno della sua estremità occidentale. La manovra si lega agli scontri a Douaumont, due passi a nord-ovest.
Ma non si combatte solo a Verdun. Da qualche giorno s’è ravvivato anche il fronte belga, quello di competenza britannica: le linee inglesi sfruttano artiglieria e mine sotterranee, avanzando di mezzo chilometro verso Sint-Elooi.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo greco rifiuta il passaggio via terra all'armata serba da Corfù a Salonicco.
  • La Bulgaria informa la Grecia che le truppe bulgare hanno ricevuto l'ordine di ritirarsi attraversando la frontiera.

Fronte occidentale

  • Verdun: i francesi occupano nuovamente la parte ovest del villaggio di Vaux e lanciano un vittorioso contrattacco verso Douaumont.
  • La linea britannica avanza di mezzo chilometro verso Sintt-Elooi. Catturato un saliente tedesco.
  • Innocuo assalto di uno zeppelin sul Norfolk.

Fronte orientale

  • I tedeschi vengono respinti sulla testa di ponte di Üxküll (l’odierna Ikšķile) sulla Dvina.

Fronte italiano

  • La VI divisione inizia un'azione nelle Giudicarie per la conquista delle posizioni di Grotta Dazi e Monte Sperone.

 Fronte asiatico ed egiziano

  • I britannici si ritirano ad Alawad (vicino Aden).

Operazioni navali

  • Il piroscafo Clan Campbell viene silurato nel Mediterraneo.

Parole d'epoca

Diario di Guerra

di Francesco Ferruccio Zattini, 9° reggimento bersaglieri

Dal Trincerone è giunta or ora la notizia che una valanga ha travolto dei bersaglieri che lavoravano allo sgombro del sentiero Poviz (?). Prontamente soccorsi furono tutti salvati.
Sembra impossibile, siamo in aprile e la neve tenta ancora di fare delle vittime?
Altro appunto degno di essere notato è il fonogramma fatto al Comando Valle dal S.T. Risella (?) M. Poviz dietro stimolazione di un rapido impianto di nuove baracche in quella località.
Nonostante l’assiduo lavoro, le baracche di cui V.S. mi fa premura, non potranno essere sistemate che nella ventura settimana, si consideri che la neve è alta come minimo sei metri. La stazione ottica da domani funzionerà, essendo stata provvisoriamente scavata una galleria nella neve, che serve come ricovero. 

 In questo momento, mi vien fatta di ragionare su me stesso e dico: «E’ vero o non è vero che quando ero a casa, nella beata vita normale, corcondato da tutte le comodità, spesso, un mal di testa e dei disturbi mi tormentavano? Sì debbo rispondere. Oggi invece, pensando alla vita fatta piena di strapazzi, di fatiche, di patimenti, fra la fame, il freddo, l’acqua la neve, i pidocchi ecc. debbo confessare che non ho sofferto il più piccolo disturbo il più piccolo dolor di testa.

DAL FRONTE

Lungo tutta la fronte da Valle Lagarina a Valle Sugana nei giorni 1 e 2, continuò con crescente vigore il fuoco delle artiglierie nemiche energicamente controbattute dalle nostre. Dagli osservatori furono segnalati intensi movimenti di truppe e carreggi che le nostre artiglierie bersagliarono con efficacia. Velivoli nemici tentarono frequenti ricognizioni sulle nostre linee tenuti a grandi altezze dal fuoco dei nostri pezzi controaerei e fugati da squadriglie di caccia.
In Valle di Cismon i nostri avamposti attaccarono e respinsero un riparto austriaco nei pressi di Malga sopra Ronz.
In Valle di San Pellegrino (Avisio), la notte sul 2 fu respinto un attacco nemico contro la nostra posizione di Costabella.
Nella zona del Cristallo (Alta Rienz) l' artiglieria nemica aprì un violento fuoco contro le nostre nuove posizioni sul Rauchkofl. Fu battuta e ridotta al silenzio. Le nostre fanterie ampliarono la recente conquista occupando la vetta di quota 1979 a dominio della Valle del Cristallo.

 Durante tutta la giornata nell' Alto But e lungo la fronte dell' Isonzo intensa azione delle opposte artiglierie, più violenta sulle alture a nord-ovest di Gorizia.
La notte sul 2 un nostro dirigibile, vincendo forti correnti aeree riuscì a portarsi sul nodo ferroviario di Opcina a nord di Trieste, sul quale rovesciò 800 chilogrammi di alto esplosivo. Fatta segno ai tiri di numerose batterie nemiche l' aeronave rientrò felicemente nelle nostre linee. Nella mattinata sei «Caproni» eseguirono un' ardita incursione su Adelsberg, importante stazione ferroviaria e sede di alti comandi austriaci. Furono lanciati sul bersaglio 40 granate-mine, provocando vasti incendi. Affrontati da velivoli nemici i nostri aviatori ne respinsero brillantemente l' attacco e ritornarono incolumi.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori