5 Aprile, 1916

La nuova Europa

Il discorso di Bethmann-Hollweg al Reichstag è il catalizzatore di giornata. Il Cancelliere tedesco affronta senza mezze misure due temi cruciali: la campagna sottomarina e l’assetto della futura Europa.«Nella brama di affamarci, di estendere la guerra alle donne e ai bambini, l’Inghilterra e i suoi alleati passarono sopra i diritti dei neutrali. […] Nessuno può impedire alla Germania di difendersi da una guerra contraria al diritto delle genti; nessuno può chiederci di abbandonare le armi di cui disponiamo. […] È nostro diritto e dovere esercitare una rappresaglia, con tutti i mezzi, contro chi disprezza ogni legge dell’umanità».
Nei territori occupati cambierà tutto, nessuno si illuda. «La pace europea sorgerà da un mare di lacrime e sangue. Ciò che fu, oggi non è più, non si ritorna dalla strada percorsa. Dopo avvenimenti così giganteschi, la Storia non ammette lo ‘status quo’ antecedente. Dopo la guerra, il Belgio sarà un altro. […] Qualcuno può forse credere che le terre conquistate a occidente possano essere riconsegnate senza la piena sicurezza per il nostro avvenire?» 

 Stesso discorso per la Polonia: «Può la Germania riconsegnare i popoli liberati alla Russia reazionaria? La Prussia non tornerà territorio di marcia per gli eserciti russi. […] L’Europa risorgerà da questa guerra, ma non come quella antica».
La conclusione è dedicata alla Gran Bretagna, alle sue ultime dichiarazioni, ai suoi propositi: «L’Inghilterra non vuole smettere di combatterci neanche dopo la conclusione della pace. Vuole continuare la guerra commerciale con forza raddoppiata. Dobbiamo essere dapprima annientati militarmente, quindi economicamente. Dappertutto la brutale furia d’annientamento, la volontà di distruggere un popolo di 71 milioni di anime». Messa così, non gli si può neanche dare torto.

Di certo le strategie tedesche non mettono in buona luce Berlino. Il 5 aprile la Gran Bretagna subisce un raid aereo per il sesto giorno consecutivo: obiettivi militari non pervenuti; questo a casa mia si chiama terrorismo.
Londra ha un altro problema: la guarnigione assediata di Kut al-Amara. Annaspando tra le paludi del Tigri viene tentata l’ennesima missione di salvataggio. Inizio incoraggiante: i britannici avanzano sulla riva destra del fiume ed espugnano le potazioni di Um el-Hanna e Falahiya.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Al Reichstag il Cancelliere dell'Impero, esponendo la favorevole situazione militare, accenna alle intenzioni del Governo tedesco circa il Belgio e la Polonia.
  • Rivista la lista degli scambi inseriti nel Military Service Act inglese.
  • Istituita la "Military Medal".
  • Viene pubblicato il rapporto del 1 gennaio 1916 di J. Nixon sulla Mesopotamia.

Fronte occidentale

  • Battaglia di Verdun: i tedeschi occupano Haucourt; interrotto l'attacco a Béthincourt.
  • Assalto di uno zeppelin sulla costa nord-est dell’Inghilterra: 1 morto, 9 feriti.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Mesopotamia: comincia l’ultimo tentativo Alleato di salvare Kut al-Amara. I britannici catturano le posizioni di Um el-Hanna e Falahiya e quelle sulla riva destra del Tigri.
  • L’incrociatore “Breslau” aiuta i turchi vicino Trebisonda.

Parole d'epoca

Lettere dalla Guerra

di Ferruccio ed Enrico Salvioni

Cari, un messaggero parte per  Milano. Cosa ormai rara. E parte proprio dopo quei giorni nei quali (e adesso me ne fa già fede  la voce del papà) nei quali i comunicati di guerra vi han certo dato molte numerose ansie e molta curiosità per il vostro figliuolo e per le sue imprese. Vi giungerà prima per questa lettera che per la breve cartolina di ieri la sicurezza ch’egli vive, che crepa di salute, ma che è deserto di ogni gloria. Perché se al suo battaglione è toccato di prendere parte onorevole nella onorevole giornata della riconquista del Podgora e del Grafenberg, proprio alla sua compagnia sola questo vanto è stato negato. Alla quale invece son toccati in sorte cinque giorni e sei notti di trincea tra sole e nubi e vento impetuoso e pioggia dirotta; giorni e notti deserti di ogni avventura e di ogni gloria, ma deserti  anche di ogni sonno. Veramente mi ammiro! Cioè ammiro l’adattabilità della natura umana.

  

DAL FRONTE

Nella regione del Trentino-Alto Adige consueta attività delle artiglierie.
Nella zona del Cristallo la notte sul 4, dopo intensa preparazione di artiglieria, l' avversario pronunciò un nuovo, violento attacco contro le nostre nuove posizioni sul Rauchkofl. Fu respinto con gravi perdite e lasciò nelle nostre mani alcuni prigionieri.
Nell' Alto e Medio Isonzo duello intenso delle artiglierie. Nuclei nemici che tentavano di irrompere contro le nostre linee ad est di Podsabotino furono ricacciati e dispersi.
Velivoli nemici tentarono ieri di spingersi su Verona, ma furono prontamente ributtati verso nord. Altri velivoli riuscirono a lanciare poche bombe su Bassano uccidendo due bambini.
Anche nella zona del Basso Isonzo e sulla Laguna di Grado si ebbero tentativi di incursioni aeree dell' avversario con lancio di qualche bomba su piccoli abitati. Le nostre artiglierie e squadriglie di difesa ricacciarono i velivoli nemici, due dei quali furono visti ad atterrare precipitosamente a tergo delle proprie linee.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori