Dolomiti: santuario di Madre Natura
Ci sono luoghi dove Madre Natura ha voluto strafare, esagerare in bellezza; dove troneggia nelle sue forme, nelle sue architetture; dove si è accomodata e ha detto: “Signori, adesso sgranate gli occhi e restate a bocca aperta. Questo è il mio regno”.
La Marmolada è un gigante. Combattere sul suo enorme dorso, imbiancato da nevi perenni, ti fa sentire piccolo piccolo. Quello è il superattico delle Dolomiti, un santuario primordiale scolpito nella roccia, scintillante come il suo ghiacciaio al sole, accecante. Lì il cielo sembra più vicino, più blu. E il panorama è unico.
Italiani e austro-ungarici lottano per l’illusione di possederne il dominio, ma in realtà quello è patrimonio dell’umanità, come stabilito dall’UNESCO nel 2009. I passi, le cime, le selle, tutto passa di mano più volte. Il 14 aprile conquistiamo Piz Serauta, a guidare gli italiani c’è Menotti Garibaldi.
Una cinquantina di chilometri a sud-ovest e svariati metri più a valle, continuano le operazioni in Valsugana.
Attacchi e contrattacchi si susseguono tra il torrente Maggio e il Monte Collo. L’intenso fuoco di artiglieria costringe gli italiani a ripiegare dalle nuove posizioni di Sant’Osvaldo.
Negli Stati Uniti l’ultima nota tedesca ha destato una pessima impressione; qualcuno la definisce «sconclusionata e impertinente». Il Governo studia come rispondere a Berlino, ma per ora Wilson non vuole immischiarsi nella guerra. Anche perché questa è l’idea della maggioranza degli elettori americani, isolazionisti per natura.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Governo degli Stati Uniti approva la nota del Presidente Wilson alla Germania riguardante la campagna dei sottomarini.
- Consiglio di Gabinetto inglese sul Military Service Act.
Fronte italiano
- In Valsugana le truppe italiane respingono vittoriosamente un fortissimo attacco austro-ungarico contro le posizioni avanzate del Torrente Maggio e Monte Collo. Per il violento fuoco delle artiglierie nemiche sono ritirate le truppe dalle posizioni di Sant’Osvaldo.
Fronte asiatico ed egiziano
- Costantinopoli e Adrianopoli subiscono un attacco aereonavale della Royal Naval Air Service, proveniente da Mudros.
- Il Generale Gorringe respinge i turchi sulla riva destra del Tigri.
Fronte d’oltremare
- I britannici occupano Salanga (Africa orientale tedesca).
Parole d'epoca
Canti di Guerra
Adamello
Adamello Adamello Adamello,
per venirti a conquistar
traversando i laghi Pian di Neve
sotto il fuoco, mitraglia e cannon.
Traversando a poco a poco
una palla mi sento a ferir,
soccorretemi compagni portaferiti
ed in quattro mi portan all'ospedal.
All'ospedale appena arrivato
l'infermiere mi addormentò
e dopo il sogno mi son risvegliato
ed una gamba mi sento mancar.
Compiangetemi signore e signori,
gamba di legno non può camminar,
sui vent'anni ero un buon minatore
ora adesso son bell'e rovinà.
DAL FRONTE
Nella zona dell'Adamello, imperversando forte la tormenta, arditi nostri riparti attaccarono il giorno 11 le posizioni nemiche sulla cresta rocciosa di Lobbia Alta e Desson di Genova emergente da ghiacci ad oltre 3300 metri di altitudine. Alla sera del 12 le posizioni erano completamente espugnate e subito rafforzate dai nostri. Furono presi al nemico 31 prigionieri tra i quali un ufficiale ed una mitragliatrice.
Consueta attività delle artiglierie in Trentino, in Carnia e nell'Alto Fella.
Nella Conca di Plezzo la notte sul 13 il nemico rinnovò l'attacco contro le nostre posizioni di Ravnilaz, ma fu ancora respinto.
Sul Mrzli (Monte Nero) un attacco iniziato dall'avversario nella mattinata di ieri si prolungò per tutto il giorno con alterne vicende. A sera le nostre truppe, con ultimo vigoroso assalto, appoggiate da tiri efficaci delle artiglierie, ributtarono definitivamente il nemico dalle contrastate trincee.
Sulle alture a nord-ovest di Gorizia e sul Carso calma relativa.
Firmato: CADORNA