Crisi di Governo a Londra
La crisi di Governo costringe la politica britannica a una pausa di riflessione. Asquith si presenta alla Camera dei Comuni e chiede tempo, solo qualche giorno per provare a comporre la frattura. I deputati approvano; un punto per il Premier. Inevitabile una riunione di Gabinetto lunga e accidentata. La questione “arruolamenti” è affrontata di petto, ma al termine della discussione le facce ministeriali sono cupe. E le parole di Asquith non promettono benissimo. «Le speranze di una soluzione amichevole si basano su un solo elemento: siamo tutti consapevoli che la caduta del Governo di coalizione costituirebbe un disastro nazionale. La situazione è grave».
Catastrofista il Daily Express: «Solo un miracolo può salvare l’attuale Gabinetto».
A gettare acqua sul fuoco ci pensano alcuni parlamentari: «La crisi non è inevitabile».
Politica protagonista anche in Germania, dove piove sul bagnato. Giusto per stemperare gli animi, Washington notifica a Berlino l’arresto di Wolf con Igel, addetto all’Ambasciata imperiale.
Gli americani hanno trovato le prove del coinvolgimento tedesco in attentati terroristici e sabotaggi sul suolo statunitense. Non il miglior contorno alla disputa sui sottomarini. Berlino ora trema.
Il 19 aprile muore in Mesopotamia il Feldmaresciallo Colmar von der Goltz, il riorganizzatore dell’esercito turco, in sostanza l’occhio del Grande Fratello tedesco sull’Impero ottomano. Il comunicato ufficiale parla di tifo, ma si rincorrono le voci di omicidio.
A Verdun i tedeschi tentano qualcosa a metà tra un aggiramento e un diversivo: estendono il fronte d’attacco e concentrano le operazioni sul fianco sinistro francese, a Les Éparges, ma vengono respinti. Più incisivi gli assalti alla linea britannica, costretta a cedere posizioni a Sint-Elooi e sulla strada Langemark-Ypres.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Crisi di Governo a Londra sulla questione arruolamenti.
- A New York è arrestato il luogotenente Wolf von Igel, addetto all’Ambasciata germanica. Vengono sequestrati documenti che comprovano la complicità dell’Ambasciata in molti attentati e sabotaggi commessi negli Stati Uniti.
- Il Generale von der Gotz muore in Asia Minore.
Fronte occidentale
- Battaglia di Verdun: i tedeschi falliscono tre attacchi a Les Éparges.
- I tedeschi catturano due crateri a Sint-Elooi e delle posizioni a nord di Langemark-Ypres.
Fronte d’oltremare
- Le truppe britanniche prendono Kondoa Irangi (Africa orientale tedesca).
Parole d'epoca
Ordini e contrordini
di Sisto Monti Buzzetti, tenente di fanteria
Caro babbo, non ti allarmare se scrivo con lapis. Siamo in marcia.
Ordini e contrordini si seguono precipitosamente.
Stanotte non abbiamo fatto altro che andare avanti ed indietro.
Forse avrete già letto qualche cosa sui giornali. Ma non state in pensiero perché io sto sempre a riposo.
Vi faccio a tutti tanti auguri per la S. Pasqua che spero di passare ancora in questo luogo...
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
Nella zona dell' Adamello i nostri alpini, cacciati gli ultimi drappelli nemici erranti sulle vedette, il giorno 17 occuparono e rafforzarono il passo di Monte Fumo, a 3402 metri di altitudine.
In Valle di Ledro, con la distruzione delle successive linee di resistenza dell' avversario, continua la nostra graduale avanzata verso la vetta di Monte Sperone.
Attività delle artiglierie nella zona dall' Adige al Brenta.
In Valle Sugana, la notte sul 18, nuovi sforzi del nemico contro le posizioni a ovest del torrente Larganza si infransero per la salda resistenza delle nostre truppe.
La stessa notte sul Col di Lana (Alto Cordevole), sconvolte le linee nemiche con brillamento di poderose mine, i nostri assalirono e conquistarono l' estrema cresta occidentale del monte, ancora in possesso dell' avversario. Il riparto nemico che occupava le trincee restò in gran parte sepolto o ucciso. I superstiti 164 «kaiserjäger», dei quali 9 ufficiali, caddero nelle nostre mani, insieme con ricco bottino di armi, munizioni e materiale da guerra.
Il mattino del 19, una colonna nemica accorrente verso il Sief fu ributtata e dispersa dalle nostre artiglierie.
Lungo la rimanente fronte nessun importante avvenimento.
Firmato: CADORNA