28 Dicembre, 1916

Lentezza diplomatica dell'Intesa

Impazienza. È questa la parola del giorno. Gli stessi giornali del 28 dicembre definiscono “spiacevole” il ritardo diplomatico dell’Intesa. Sono passate oltre due settimane dalla furbesca offerta berlinese di trattative e una dall’intervento americano. Sono passate tante chiacchiere, ma nessuna risposta ufficiale. I commentatori ostentano tranquillità, ma professano anche una certa inquietudine: «Non dobbiamo dare l’impressione di esserci impantanati nella solita lentezza, né possiamo mostrarci indecisi. Ogni giorno in più d’attesa rinvigorisce il morale avversario e rischia di indebolire il nostro». Ma i Governi Alleati non hanno nessuna intenzione di affrettare i tempi, sanno di non poter commettere errori: ogni singola parola verrà pesata e giudicata; bisogna andarci con i piedi di piombo.

Al fronte tutto è routinario. L’unico sempre in movimento è quello rumeno. L’esercito del Generale Falkenhayn ha vinto anche la battaglia di Râmnicu Sărat, ha conquistato la città e ha proseguito oltre, lungo diciassette chilometri di linee nemiche. Inutili i contrattacchi russo-rumeni, costretti ancora alla ritirata.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • La Germania risponde con apprezzamento alla nota svizzera.

Fronte occidentale

  • Duro attacco tedesco sul fronte di Le Mort Homme (Verdun)

Fronte meridionale

  • I bulgaro-austro-tedeschi continuano a nord di Râmnicu Sărat e avanzano a sud-est. Autoblindo britanniche ingaggiate in combattimento.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Armenia: turchi spinti a sud di Van.

Parole d'epoca

E' una bambina

di Agostino Tonetto militare, 97° reggimento fanteria brigata Genova

Carisima Moglie ogi steso o aricevuto la tua desiderata letera e aralegrandomi della tua salute e nel sentir il tuo parto che e andato bene anca questa volta come il solito che la comare non si trova in Paese e questa fa la tersa volta ma per grasia di dio come intesi e andata Bene e per fortuna che si trovava quella povera vechia e con tua mama sia ingegnato lo steso guardate di areconpensare quella povera vechia che per me mi a fatto un gran favore. Cara moglie in tesi che ai fato una Bambina e io o piacere perche quando a da naser maschii e aver quella furtuna come suo Padre e melio che sia figlie e per conto che mi disi del nome meteli che nome che vuoi te perche io non so che cosa fare in tanto parla damo Bergo che lui …. Batesare tanto se e un filio come una figlia e cosi dili che li meta che nome che li pare lui e poi metege quelo che ti par a te che io son sempre contento.

Dili a otavio o il papa che vada lori a parlar con adamo Bergo e destinate per tenpo se volete a Batesare e se ti par che la Banbina non vada in pericolo spetate un po una quindicina di giorni che quando abiamo fato questa asione se idio mi da la grasia di aritornare sano e salvo domando al mio Comandante di Compagnia la licensa e poi vero io a casa e se vedi che la Banbina non va tanto bene fala pura a batesare che io non ti poso asiqurare quando che vengo ma per adeso no siquro non mi lasia venire in licensa io ti prego dili al papa o a ottavio che i facia come che fose io fate un po  di mangiar alla meno pegio se destinate di Batesare quella Cara Banbina e con altra mia letera ti faro saper meglio in norma quelo che dise il comandante perche ogi non poso parlare con lui che e andato via e poi quando viene parlero e poi con altra letera di diro cosa mi a deto. ma Cara moglie una vansata granda da far in causa che a fato Beltenpo che per noi era meglio che fose venuto piogia ancora per un mese che chisa che fosimo andati inditro sensa far la vansata e cosi bisogna che femo la vansata che e molto pericolo di lasiare la vitta ma io spero che il Signor mi aguitera di poter venir ancora a vederti tutti sani e salvi tanto voi come io Cara moglie guarda di darti coragio e di non avilirti a pensando per me che per io sara tutto quelo che il dio vora e non pensa a nula che per me ora sto Bene lavoro note e giorno ma di salute sto bene abastansa pensa che adeso ai cinque Banbini da arinqurare e di darti coragio dili a chi va a notificarla al municipio anca per conto il susidio di… piu siche adeso dovete… Cara moglie guarda di schrivermi piu speso che o ricevuto questa letera che era 6 giorni che no vedeva arisposta e io asaver le tue condisioni che eri aveva molti pensieri per te. dunque se non puoi te a schrivere fami saper per parte di ottavio o per parte di tue sorele con questa letera che io se poso senpre ti daro le mie notisie dunque Ringrasia tanto tua mama per me e dili che non ati aribandona che a mi fra un gran Piacere e io che quando vero a casa mi aricordero di chi li agiuta te.  Cara moglie io termino con salutarti e Baciarti di tuto quore e unitti ai nostri Cinque Banbini che molto disiderei di vederli  asieme con te e salutti e Bacci a tutti di famiglia che avrei piacer di vedere tutti uniti adio Coragio senpre il Tuo fedele marito augusto. Saluta per me adamo Bergo che spero che sia mio conpare e saluti a tua mama e famiglia e vi aguro un Buon ano a tutti adio Tuo marito adio aldo maria angelina giovanin e la Picina Coragio

Intesi che ai ricevuto il valier e io o molto piacer ti saluto adio prega per me  se vengo… vi portatte coi lavori.. per tenpo

Coragio senpre.

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Lungo tutta la fronte le migliorate condizioni atmosferiche favorirono l' attività delle artiglierie, più intensa sul Carso. Nella zona a sud di Monte Faiti nella passata notte un nostro riparto con sbalzo di sorpresa occupò una dolina antistante di circa 200 metri alla propria fronte.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori