Offensiva britannica in Mesopotamia
Nel 1916, tronfi e supponenti, erano incappati nell’umiliante disastro di Kut al-Amara. Ora i britannici vogliono andare sul sicuro e, con l’anno nuovo, portano la guerra moderna in Mesopotamia. Uomini e soprattutto mezzi hanno dato al Generale Maude la possibilità di riprendere le operazioni dopo la sosta invernale. I turchi, messi di fronte a tutti i propri limiti, faticano a rispondere. I contrattacchi vengono respinti e il 28 gennaio il contingente britannico avanza sulla riva destra del Tigri e a sud-ovest di Kut al-Amara, obiettivo primario dell’azione.
Così come gli inglesi hanno imparato dai propri errori, l’Intesa deve evitare di sottovalutare il nemico in un altro scenario bellico. Febbraio è alle porte ed è ormai di facilissima previsione l’intenzione tedesca di inasprire la guerra sottomarina. Molti non lo percepiscono come un grosso problema, ma Berlino punta lì una gran parte delle sue fiches. Ha impiegato le migliori risorse per moltiplicare la sua flotta sommergibile in numero e soprattutto in qualità.
A Parigi il Contrammiraglio Degouy, critico militare, non è sereno: «Finora gli Alleati hanno snobbato la guerra sottomarina. Alle minacce peggiori hanno reagito chiudendo gli occhi e scrollando le spalle con altezzosa incredulità. In molti l’hanno giudicata del tutto inefficace, ma adesso bisogna darle più credito e prendere le contromisure adeguate. […] Bisogna fare qualcosa di nuovo, non basta accontentarsi di migliorare i vecchi metodi, poiché questa guerra si trasforma tutti i giorni. Non basta fare un passo avanti quando anche il nemico fa altrettanto».
L’analista non è preoccupato per le grandi flotte o i porti principali, quelli restano bocconi troppo grossi da molestare. A correre i rischi maggiori sono le stazioni di medie dimensioni, quelle meno difese, ma comunque di una certa rilevanza commerciale.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Fronte asiatico ed egiziano
- Considerevoli progressi britannici sulla riva destra del Tigri, a sud-ovest di Kut al-Amara.
Parole d'epoca
Antiochensi nella Leggenda del Piave
di Gabriele Loi
Antioco Ignazio Massa [...] condotto in Austria nel campo di concentramento di Siegmundsherberg. La funzione principale di questo grande campo fu quello di raccolta e smistamento dei prigionieri, dei pacchi e della corrispondenza. I prigionieri internati, inizialmente in ottime condizioni e in gruppi comprendenti anche ufficiali, a partire dal gennaio 1917 cominciarono ad essere colpiti in massa da infezioni, fino a raggiungere percentuali di morbosità e mortalità altissime nell´inverno 1917-18, quando gli italiani diventano una moltitudine fra i prigionieri.
DAL FRONTE
Lungo tutta la fronte consuete azioni delle artiglierie ed attività di pattuglie. Nessun importante avvenimento.
Firmato: CADORNA





