14 Aprile, 1917

“I want you”

Armi, uomini, navi, soldi. Cosa manca alla preparazione bellica statunitense? Un ufficio della propaganda. Il 14 aprile il Presidente Wilson crea il Committee on Public Information. Decine di migliaia di oratori sono ingaggiati per tenere discorsi pubblici, o realizzare mini-spot per i teatri e il cinema. E poi ci sono i giornali, le riviste, i volantini e i manifesti: avete presente lo zio Sam? Il celebre I want you nascerà qui, in realtà scopiazzato da quello del britannico Alfred Leete.
Il Committee on Public Information funzionerà così bene, sarà così penetrante, invadente e martellante, da influenzare per anni la percezione dell’opinione pubblica, alimentando una generalizzata intolleranza americana a qualsiasi origine tedesca, al pacifismo e, più in là, al comunismo.

In Europa le tesi sul futuro giunte da Pietrogrado alimentano ambiguità. Per i giornali Alleati: «Le dichiarazioni sui nuovi scopi della guerra vogliono porre fine al festival della libertà così come lo concepiscono le masse. Tutte le complicazioni sono colpa del contegno delle masse operaie, sobillate da estremisti. La guerra senza annessioni, la guerra senza contributi, sono tutte grida emananti dal pacifismo internazionale»

 Non la vede così il tedesco Vorwärts, area socialista, concentrato sul Congresso dei delegati di operai e soldati: «Queste dichiarazioni tengono aperte tutte le vie. Comunque è quanto di meglio si sia udito finora da un Governo avversario. È la prima voce ufficiale giunta in Germania senza essere eccitata dall’odio e dalla volontà di distruzione». Ma il Vorwärts dice anche qualcos’altro: il popolo tedesco non risponderà all’appello dei rivoluzionari per un’insurrezione contro gli Hohenzollern, gli bastano le riforme democratiche.

Sul fronte occidentale sta tornando una certa calma, ma sarà brevissima e solo apparente. La prima fase dell’offensiva Alleata nell’Artois va concludendosi. I britannici conducono azioni isolate, mettono i puntini sulle “i”: occupata Liévin, si espande la presa nella regione di Vimy; respinti i contrattacchi tedeschi a Monchy-le-Preux.
Novità anche dal Brasile: il Governo requisisce il naviglio tedesco, autorizza l’armamento dei mercantili e fornisce gli artiglieri; gli Alleati sorridono, i sottomarini tedeschi meno.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Appello di Lloyd George e del Board of Trade ai contadini.
  • Nota degli Alleati alla Russia riguardante la Polonia.
  • Il Governo brasiliano autorizza gli armatori a collocare cannoni a bordo delle navi mercantili e pone a loro disposizione cannoni a tiro rapido e artiglieri della Marina da guerra.
  • Il Vorwärts, organo ufficiale dei socialisti tedeschi, risponde all’appello dei rivoluzionari russi per l’insurrezione contro gli Hohenzollern: "Il popolo tedesco è fedele alla sua monarchia, alla quale chiede solo riforme democratiche".

Fronte occidentale

  • Fine della prima fase della battaglia di Arras.
  • I britannici catturano la stazione di Vimy, Liévin e Cité Saint-Pierre (Lens).
  • Respinto l’attacco tedesco ai britannici a Monchy-le-Preux.
  • Raid aereo Alleato su Friburgo.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 688 - 14 APRILE 1917 - ORE 18:00

In Valle Lagarina (Adige) nostri tiri aggiustati colpirono più volte la stazione di Calliano e treni in movimento nelle vicinanze di essa; provocarono lo scoppio d' un deposito di munizioni, e distrussero un fortino sulle pendici di Zugna. Sulla rimanente fronte Tridentina persistenti intemperie ostacolarono ieri l'attività delle nostre truppe.
Sul massiccio del Colbricon (Alto Cismon) nuclei nemici assalirono la posizione da noi occupata nella notte precedente, dopo l'efficace scoppio della nostra mina: furono respinti con sensibili perdite.
Sulla fronte Giulia duelli delle artiglierie nella conca di Gorizia. Ricognizioni aeree da entrambe le parti diedero luogo a numerosi combattimenti; due velivoli nemici furono abbattuti; un nostro velivolo manca.
Una nostra squadriglia in condizioni atmosferiche avverse per forte vento, bombardò le stazioni di Prebacina e Volcia Draga nella valle del Frigido. Obbligati a scendere a basse quote per la scarsa visibilità del bersaglio, i nostri aviatori furono fatti segno a violento fuoco di artiglierie e di mitragliatrici; tuttavia rientrarono incolumi ai propri campi.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori