Festa sì, festa no; Lenin chi?
30 aprile, vigilia della festa dei lavoratori. In teoria. Sì, perché gli appelli lanciati agli operai dai vertici tedeschi sono di non fermarsi. A dirlo è persino la maggioranza socialista, contraria a qualsiasi sospensione del lavoro, anche fosse di protesta, anzi, soprattutto in caso di protesta: «Chi sciopera si addossa una colpa imperdonabile, pagata con il sangue dei nostri fratelli al fronte».
Non importa quanto sia diventata dura la vita, bisogna andare in fabbrica e nei campi, stringere i denti e mordersi la lingua. «È necessario per resistere al nemico».
Al contrario i russi sono propensi allo stop. Grazie, per loro sarebbe la prima festa dei lavoratori e siamo ancora in clima rivoluzionario; difficile impedirla.
I giornali Alleati continuano a sbirciare le mosse di Lenin, ma lo snobbano. «Quell’anarchico continua a perdere terreno. I suoi gesti da operetta stanno suscitandogli intorno il ridicolo». I commenti sono tipo: “Ma che potrà mai fare questo Lenin in Russia?”. Ipse dixit, le ultime parole famose.
Non possiamo però non parlare di Newmarket, cittadina del Suffolk, dove la guerra sta per mietere una delle vittime più illustri del Regno Unito: lo storico Jockey Club annuncia l’interruzione di tutte le corse di cavalli a partire dal 4 maggio e fino al termine del conflitto. Un modo per “allinearsi” all’austerità dei tempi. Il Jockey è uno dei più esclusivi “club di gentiluomini” britannici, è nato nel 1750 ed è una vera e propria istituzione inglese. Se contate qualcosa in Gran Bretagna, o avete un titolo nobiliare, siete soci. Un esempio? L’attuale “Patron” è Sua Altezza reale Elisabetta II.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Brasile dichiara la sua neutralità nel conflitto fra Stati Uniti e Germania.
- Il Jockey Club ferma le corse di cavalli a partire dal 4 maggio.
- Pubblicato lo schema polacco per la Galizia.
- Milano: la terza sottoscrizione per i bisogni di guerra e l'assistenza civile si apre con offerte per 3.316.000 lire. Alla fine dell'anno supera i 9 milioni.
Fronte occidentale
- Danni a Zierikzee (Olanda) causati da aeroplano sconosciuto.
Fronte meridionale
- Nuovo attacco alla quota 1.050 (Macedonia) respinto da truppe italiane.
Fronte asiatico ed egiziano
- Il Generale Maude sconfigge il tredicesimo reggimento turco nella gola dello Shatt-al-Adhaim e a Kifri.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 704 - 30 APRILE 1917 - ORE 18:00
In Valle Camonica la notte sul 29 un riparto nemico irrompeva di sorpresa in un nostro posto avanzato al Passo del Tonale. Accorsi i rincalzi, sotto violento fuoco d' interdizione dell'avversario, il posto fu completamente e subito rioccupato.
Nella giornata di ieri azioni saltuarie delle artiglierie, più accentuate in Valle di Travignolo (Avisio), alla testata del Rio Costeana (Boite) e nella zona di Gorizia.
L' attività di nuclei in ricognizione, intensa lungo tutta la fronte, diede luogo a vivaci scontri ad oriente di Tierno (Valle Lagarina), sulle pendici nord-ovest di Monte Majo, (Valle Posina), ad occidente di Samone (Torrente Maso-Brenta), nella valletta di Rio del Lago (Seebach Hailitz), sul Rombon (Alto Isonzo), e specialmente poi sulle alture ad oriente di Gorizia e sul Carso. Infliggemmo all' avversario sensibili perdite e gli prendemmo una ventina di prigionieri, fra i quali un ufficiale.
Nella serata velivoli nemici lanciarono bombe su piccole località del Basso Isonzo: lievi danni. Di rimando, due nostri idrovolanti, levatisi subito a volo, bombardarono le stazioni di velivoli nemici presso Trieste, ritornando poi incolumi.
Generale CADORNA