4 Giugno, 1917

Controffensiva austro-ungarica

Adesso la controffensiva asburgica fa sul serio. Il 4 giugno la foga austro-ungarica costringe gli italiani a battere in ritirata a sud di Jamiano e nel settore di Flondar. Altrove reggiamo l’urto, ma un ripiegamento, seppur leggero, viene valutato su buona parte del fronte carsico.
A Roma il proclama albanese è accolto con generalizzato favore dalla stampa, ma non da tutti. Sonnino ha approvato il provvedimento senza discuterlo in Consiglio dei Ministri, non ha informato nessuno e c’è chi non l’ha presa bene. I più irritati sono il repubblicano Comandini e i socialisti riformisti Bissolati e Bonomi, la sinistra interventista. In un Governo di “unità Nazionale” l’unilateralità di una scelta è un’opzione pericolosa. Considerando poi il contesto internazionale, i tentennamenti russi, il tempismo è pessimo.

Guai in vista anche a Pietrogrado, ma qui la tranquillità non è di casa da tempo. Il Generale Alekseyev, Comandante in capo degli eserciti russi, viene posto «a disposizione del Governo provvisorio», in sostanza silurato.

Facile mettere in relazione l’episodio con le pubbliche critiche alla visione socialista. Il suo successore è il Generale Brusilov, l’eroe della campagna galiziana.
La Russia è stritolata dalle emergenze: i contadini chiedono la terra, gli operai protestano, gli industriali minacciano di chiudere le imprese e molti negozi neanche aprono. I prezzi sono sempre più alti e il denaro vale sempre meno, anzi, non vale nulla; si torna al baratto, si paga in natura.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Generale Brusilov viene nominato Comandante in capo delle armate russe come successore del Generale Alekseyev.

Fronte occidentale

  • Continuano le attività d’artiglieria a Wytschaete.
  • Raid aereo francese notturno a Trier (Germania).

Fronte italiano

  • Duri combattimenti sul Carso; gli Italiani sono forzati a ritirarsi a sud di Jamiano, nel settore di Flondar, ma altrove tengono la linea.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 738 - 04  GIUGNO 1917 - ORE 18:00

Ad oriente di Gorizia e sul Carso l'azione dell'artiglieria avversaria già segnalata nei giorni precedenti è andata ieri crescendo d' intensità e si è estesa dalla Vertoibizza al mare, raggiungendo particolare violenza sulle nostre posizioni del monte San Marco, sulle linee del Dosso Faiti e ad oriente di Flondar. Il nostro tiro ha controbattuto quello avversario e contenuto i tentativi d' irruzione delle fanterie nemiche.
Sulle pendici occidentali del S. Marco il nemico, dopo aver completamente spianato con tiri delle sue artiglierie, le difese della nostra nuova linea, riuscì con un attacco in forze a penetrare in alcuni elementi avanzati. Arrestato dal pronto accorrere dei rincalzi, venne da un successivo contrattacco nettamente ricacciato con gravi perdite sulle sue posizioni. Lasciò nelle nostre mani 82 prigionieri, di cui 3 ufficiali.
Su tutta la fronte l'attività aerea fu ieri notevole; presso monte Zebio un velivolo nemico fu abbattuto dal nostro tiro, un altro precipitò in fiamme presso Plava e infine un terzo fu costretto dai nostri aviatori ad atterrare nelle sue linee.

Nella notte velivoli nemici gettarono bombe su Codigoro, senza produrre vittime nè danni; nostre squadriglie bombardarono baraccamenti e ammassamenti di truppe nemiche in Santa Lucia di Tolmino e Chiapovano e la stazione ferroviaria di Rifemberga.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori