12 Giugno, 1917

Blandire i russi

Il proclama di protettorato sull’Albania ha infastidito, ma la crisi romana non è grave; l’intero Gabinetto manifesta la volontà di trovare un accordo. Nel Consiglio dei Ministri se ne discute e alla fine tutti rimettono i portafogli a disposizione del Premier Boselli, valutasse lui la soluzione migliore.

Più complesso l’intricato modus vivendi internazionale. Il 12 giungo l’Inghilterra pubblica la sua risposta ai russi in merito al “né annessioni, né indennizzi”. Londra blandisce Pietrogrado: “Tranquilli, certo che la pensiamo come voi. E la pensiamo come Wilson. Liberare le popolazioni oppresse, la pace, l’autodeterminazione, sono tutti principi fondamentali condivisi”. Siccome però le parole vanno bene, ma qualcosa di più pratico sarebbe meglio, la diplomazia britannica si dice disposta a «riesaminare e, se necessario, rivedere gli accordi».
Anche la nota francese suona la stessa musica, a parte la più scontata delle precisazioni: “Non provate a toccarci l’Alsazia-Lorena, quella è roba nostra”.


Sui giornali è molto gettonata l’abdicazione di Re Costantino di Grecia. I commenti vanno da “Era ora” a “Sempre troppo tardi”. E poi le solite belle speranze: «Ora l’esercito di Salonicco potrà passare all’offensiva e liberare la Serbia, non più impastoiato nelle distrazioni della politica locale e di retrovia». Non c’è niente da fare, l’idea pazzerella di vincere la guerra in Grecia continua a riproporsi.
Per maggiore sicurezza e a garanzia dell’ordine pubblico, l’esercito Alleato occupa Corinto e Larissa, dove però i francesi devono reprimere un accenno di reazione.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Roma: per i dissensi sulla proclamazione del protettorato sull'Albania, tutti i Ministri italiani rimettono i loro portafogli a disposizione del Presidente del Consiglio Boselli.
  • Pubblicazione della replica inglese alla nota russa su scopi di guerra e sul messaggio francese riguardante la dichiarazione russa del 9 aprile 1917.

Fronte occidentale

  • I britannici avanzano su un fronte di tre chilometri a est e nord-est di Messines.

Fronte italiano

  • Contrattacchi sanguinosi e ripetuti degli austro-ungarici sull'Ortigara.

Fronte meridionale

  • Le truppe Alleate occupano Larissa (Tessaglia) e Corinto.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Il forte di Salif (Mar Rosso) distrutto dalla marina inglese.

Fronte d’oltremare

  • L’esercito belga in Africa attacca Kigoma (riva orientale del lago Tanganyika) e insegue i tedeschi nel tentativo di congiungersi con i britannici.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 746 - 12  GIUGNO 1917 - ORE 18:0
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Sull' Altipiano di Asiago nella giornata di ieri le avverse condizioni atmosferiche ostacolarono l'azione delle artiglierie.

Sulla fronte Giulia le artiglierie nemiche si dimostrarono particolarmente attive contro le nostre posizioni sul Vodice e sulle alture a nord-est di Gorizia. Vennero energicamente controbattute.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori