Fiducia al Governo francese
Non dura molto il nuovo Impero cinese, appena una settimana. I repubblicani sono partiti alla riscossa, hanno apparecchiato un 60.000 uomini in armi, hanno marciato su Pechino in clamorosa superiorità numerica e, dopo i primi scontri, hanno costretto le forze imperiali a sbaraccare la farsa. Scusate, abbiamo scherzato: il 7 luglio l’undicenne imperatore Pu Yi abbandona il trono. Vittoria facile, merce rarissima di questi tempi.
Sul fronte orientale l’esercito russo riprende vigore e la battaglia si estende a sud, fino a Stanislau, l’odierna Ivano-Frankivs'k; l’attacco principale resta però diretto specialmente fra Ternopil' e Leopoli.
A Londra e Parigi non ci si sbilancia sull’efficacia finale dell’offensiva russa, ma si è fiduciosi delle ripercussioni sugli altri fronti.
Gli Alleati avevano bombardato le città tedesche come rappresaglia per i raid in Gran Bretagna. I tedeschi rispondono alla rappresaglia bombardando di nuovo l’Inghilterra e Londra in particolare: altri 57 morti e 193 feriti, civili
Ma tutto sommato non è questa la notizia in arrivo da oltremanica. Il Governo britannico ha ufficialmente costituito i Women’s Army Auxiliary Corps, progetto a cui si lavorava già da qualche mese. Per la prima volta donne in divisa partiranno per la Francia; non imbracceranno fucili, ovvio, avranno compiti ausiliari: centraliniste, cuoche, segretarie negli uffici, cose così.
A Parigi il Parlamento deve votare la fiducia al Governo. La seduta non è tra le più caotiche, ma neanche tra le più tranquille. Per esempio si decide di aprire un’inchiesta sugli errori nell’offensiva primaverile di Nivelle. È lo stesso Ministro della guerra Painlevé a propendere per il cambio di rotta: «Non servono piani troppo ambiziosi, occorre una politica di guerra razionale, energica e prudente, che non domandi l’impossibile, ma ottenga il massimo dalla macchina bellica. Questo è il nostro metodo, fecondo di risultati ed economo di vite umane».
Acceso anche il dibattito sulla politica interna, alla sbarra gli scioperanti. Il Ministro Louis Malvy rivendica e difende l’uso di metodi democratici, invece di quelli repressivi, per curare il problema. L’agitazione è per la durezza della vita, quelli non sono tutti agenti tedeschi sotto mentite spoglie.
A proposito di presunti agenti tedeschi, Ribot, il Presidente del consiglio, parla dei pacifisti: «Rifiuto la libertà di discussione per chi si sforza di farci incamminare verso la pace vergognosa, quella voluta dalla Germania e che sarebbe il nostro disonore».
Il Governo incassa la fiducia. E la Camera approva la mozione per affidare all’esecutivo il controllo «su tutti i servizi armati e sulla politica generale della guerra, senza ingerenze nelle operazioni militari».
Non sarebbe male neanche una più equa ripartizione delle energie: in sostanza il fronte occidentale dovrebbe parlare meno francese e più inglese.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Governo francese afferma il proprio diritto di controllo nei confronti dei servizi militari.
- Di fronte all’avanzata delle vittoriose truppe repubblicane, l’imperatore Manciù della Cina abdica nuovamente.
- Il Governo degli Stati Uniti decide di chiamare sotto le armi un milione di uomini.
Fronte occidentale
- I francesi guadagnano terreno a Cerny (nord dell’Aisne) e a Verdun.
- Grande raid aereo tedesco in Inghilterra, colpita anche Londra: 57 morti, 193 feriti.
- Gli aeroplani inglesi bombardano Ghistelles (Belgio).
Fronte orientale
- Continua la grande battaglia nella Galizia orientale: il fronte si estende dalla Volinia sino quasi alla Bucovina, ma l'attacco russo è specialmente diretto fra Ternopil' (Tarnopol) e Leopoli (L’viv).
Fronte asiatico ed egiziano
- Pubblicati i dispacci sulle operazioni invernali in Egitto.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 770 - 07 LUGLIO 1917 - ORE 18:00
Nel settore del Pasubio, sulle pendici del Piccolo Lagazuoi e in regione Vodil (Tolmino) respingemmo nuclei esploranti nemici che tentavano raggiungere le nostre linee.
Sul Carso l’attività delle nostre pattuglie in ricognizione poté svolgersi proficua per quanto contrastata dal fuoco e da nuclei avversari.
La nostra artiglieria disperse colonne nemiche in marcia verso Monte Seluggio e Traini in Valle Galmarara, colpì gruppi di lavoratori e di armati nelle alte valli di Fella e di Seebah, fece cessare un violento concentramento di fuoco nemico sulle posizioni del Vodice e mantenne a varie riprese sotto i suoi efficaci tiri le linee nemiche ad oriente del Faiti e ad ovest di Selo.
Albania – Nella notte sul 6, aerei nemici che tentavano un’incursione su Valona vennero respinti dal nostro fuoco antiaereo e dovettero allontanarsi senza poter recare danno.
Generale CADORNA