10 Luglio, 1917

Proteste russe

Il Governo russo alza la voce, vuoi per il buon ritorno all’offensiva, vuoi per coerenza. Doveva accadere prima o poi, troppo distante la realtà dell’Intesa dai proclami post rivoluzione. Il 10 luglio Pietrogrado annuncia una conferenza interalleata a Parigi: è necessario chiarirsi sull’estrema complessità politica e strategica delle questioni balcaniche; serve un indirizzo unico.
Attenzione, a lanciare la sfida non sono i sovversivi dei Soviet, ma è il Governo provvisorio. La nuova Russia disapprova i mezzi usati dagli anglo-francesi per la rimozione forzata di Re Costantino: «È stata un’inammissibile intromissione negli affari interni della Grecia. […] Per questo le nostre truppe non parteciperanno alle operazioni Alleate nella regione». È una presa di posizione inequivocabile ed è un’accusa indiretta: finora avete predicato bene, ma razzolato male. Stando così le cose, le crepe rischiano di allargarsi in crepacci.
Un’altra frecciata è nascosta in un’intervista del Premier L’vov al Temps: «Ho delle ragioni obbiettive e reali per essere ottimista. […] I nostri alleati vedono gli inconvenienti generati dalla rivoluzione, ma non immaginano neanche quale

disastro avrebbe causato il vecchio regime. Pochi di voi sono abbastanza informati. […] Ormai il Governo dispone di solidi punti d’appoggio nel Paese».
Ognuno si senta libero di focalizzarsi o sul messaggio tranquillizzante, o sul rimprovero di scarsa comprensione.

Al fronte i russi conquistano Halyč, durissimo il combattimento corpo a corpo, mentre più a sud gli uomini di Kornilov forzano il passaggio sul Lukva e inseguono gli austro-tedeschi lungo il Lomnytsia. La breccia si allarga.
Berlino si rifà mettendo a segno un colpo in Belgio: a Nieuwpoort, quasi alla foce dell’Yser, due battaglioni inglesi vengono sconfitti e perdono terreno.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo provvisorio russo annuncia che a Parigi si terrà una conferenza degli Alleati per le questioni balcaniche. Pietrogrado protesta per le modalità della deposizione di Re Costantino e dichiara che non parteciperà alle operazioni degli Alleati in Grecia.
  • Le truppe repubblicane cinesi circondano Pechino, in attesa della promulgazione dell'atto di abdicazione dell’Imperatore.
  • Un comunicato ufficiale attribuisce ai britannici la cattura di 117.772 prigionieri e 759 cannoni, su tutti i fronti, dall’inizio della guerra.

Fronte occidentale

  • Dopo intensi bombardamenti i tedeschi guadagnano terreno a est della foce dell’Yser (Nieuwpoort), dividono e distruggono parte dei due battaglioni inglesi e catturano oltre 1.000 prigionieri.
  • Un attacco britannico respinge i tedeschi dalle posizioni avanzate guadagnate vicino Lombartzyde.

 Fronte orientale

  • I russi catturano Halyč (Galizia); gli austro-tedeschi vengono inseguiti lungo il fiume Lomnytsia, presi 2.000 prigionieri.
  • La cavalleria del Generale Kornilov forza il passaggio del fiume Lukva a sud di Halyč.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 773 - 10  LUGLIO 1917 - ORE 18:00

Nella notte sul 9, dopo intenso bombardamento e profittando di un violento temporale, il nemico tentò di attaccare le nostre posizioni di Vodice: le sue pattuglie di assalto vennero annientate dai nostri tiri che interdissero ogni avanzata ai riparti di rincalzo.
Altri piccoli tentativi rivolti contro le nostre posizioni dell' alto Cordevole e sul Piccolo Lagazuoi vennero ugualmente frustrati.
Ieri la lotta delle artiglierie fu più vivace del consueto sulle fronti Tridentina e carnica e si mantenne moderata su quella Giulia.
La notevole attività spiegata dai nuclei esploranti nostri e nemici, provocò in qualche breve tratto episodi di fuoco di fucileria: un riparto avversario che si era appressato alle nostre linee sul Monte Vodil (nord di Tolmino) fu prontamente respinto.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori