13 Agosto, 1917

Vengo anch’io, no tu no.

È il momento di mettere un punto alla diatriba “Stoccolma sì, Stoccolma no”. Alla Camera dei Comuni ci pensa il Cancelliere dello scacchiere Bonar Law«Il Governo ha deciso di rifiutare il permesso di assistere alla conferenza di Stoccolma. La stessa decisione è stata presa dai Governi di Stati Uniti, Francia e Italia».
Sempre in polemica con Henderson interverrà anche il Premier Lloyd George«Un cambiamento si è prodotto in questi ultimi giorni. Sono stati fatti sforzi per ristabilire la disciplina nell’esercito russo. Nulla sarebbe più fatale di una conferenza con il nemico. […] I quattro paesi Alleati hanno deciso, una volta per tutte, che le condizioni di pace saranno discusse dalle nazioni intere. I laburisti non rappresentano tutta l’Inghilterra».
In ballo ci sono soprattutto impressioni. Neanche i socialisti più irriducibili pretendono di uscire da Stoccolma con un trattato di pace; lo sanno tutti, un accordo è impossibile e comunque non sarebbe vincolante per i Governi; del resto non lo sarebbe neanche per i singoli partiti.

Vietare la partecipazione a Stoccolma può significare uno strappo con i russi, forse non con tutto il Governo, ma con le grandi masse sì. È una mossa pericolosa.
Di sicuro per Lenin sarà una manna dal cielo: “Lo vedete? A Francia, Inghilterra e Italia non interessa il pensiero del popolo russo, vogliono solo usarci per i loro scopi imperialistici”.
Parliamoci chiaro, è una di quelle partite ingiocabili, dove qualsiasi mossa risulta comunque sbagliata. Permettere la partecipazione a Stoccolma è un grosso rischio, perché i russi sono imprevedibili e lo sono anche i maggioritari italiani. E poi si darebbe l’impressione di aver consegnato un potere enorme ai socialisti, quello di scavalcare i Governi. Eppure non andare è forse anche peggio, significa lasciare soli in una stanza i tedeschi con i russi, perché i russi andranno sicuro. Difficile uscirne.
Gli stessi problemi li hanno anche gli Imperi centrali. Berlino e Vienna fanno le identiche resistenze: benissimo i socialisti ufficiali tedeschi, filogovernativi, ma nessuno vuol lasciar partire le minoranze, quella pacifista in Germania, quelle etniche in Austria-Ungheria. “Non vorrai mica mandare i polacchi o gli slavi a sentirsi dire ‘autodeterminazione dei popoli’ e a parlar male di Vienna e Berlino?”

Tensione alle stelle in Spagna, dove è stato proclamato uno sciopero generale. Tutto è iniziato dai ferrovieri, ma l’agitazione è dilagata in fretta. Il Paese è tramortito dalle manifestazioni, c’è almeno un attentato dinamitardo a un treno postale e gravissimi scontri con la forza pubblica, i più accesi a Barcellona e Bilbao, ça va sans dire. Sono tanti i morti e ancor di più i feriti. Il 13 agosto il Governo spagnolo proclama la legge marziale.

Sul fronte rumeno gli austro-tedeschi progrediscono a sud della valle del Trotuș, ma subiscono il ritorno alla controffensiva dei russo-rumeni nella regione di Ocna.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo inglese rifiuta i passaporti per la conferenza di Stoccolma.
  • Barnes nominato nel Gabinetto di guerra britannico al posto di Henderson.
  • In seguito a grandi scioperi e gravi disordini viene proclamata la legge marziale in Spagna.

Fronte meridionale

  • Gli austro-tedeschi avanzano in Moldavia a sud della valle del Trotuș.
  • L’offensiva russo-rumena continua favorevole per gli Alleati (regione di Ocna).

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 807 – 13 AGOSTO 1917 - ORE 18:00

La lotta di artiglieria più intensa ad oriente di Gorizia e sul Dosso Faiti. Vivaci azioni di nostri nuclei esploranti fra Chiese ed Astico ed in Val Padola.
Attività aerea sensibile su tutta la fronte.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori