15 Settembre, 1917

La Russia è una Repubblica con dittatore

In Inghilterra e Francia la stampa conservatrice, o tendente a destra, non si rassegna e si rifiuta di credere alla resa di Kornilov. “Non può essere andata così, non in questo modo, non con questa figura da cioccolataio”. In molti tifavano per il Colpo di Stato e la dittatura militare, singolare per chi si professa paladino della democrazia; è la guerra.
Il 15 settembre, però, la partita è chiusa, la Russia ha perso un altro “salvatore della patria designato”. A piede libero resta solo il Comandante dei cosacchi Kaledin, ma senza un ampio seguito è un problema marginale.
Kerenskij gioca d’anticipo sull’Assemblea Costituente e proclama la Russia una Repubblica: una Repubblica con dittatore, un ossimoro in teoria solo temporaneo.
Le fratture politiche e il clima ostile impediscono qualsiasi unità nazionale: la destra conservatrice si è eliminata simpatizzando per il golpe; i Soviet hanno messo al bando i Partiti borghesi; i Cadetti si rifiutano di collaborare con i Soviet. Formare un Governo “normale” è impossibile, nasce così il “Consiglio dei cinque”: Kerenskij guida, con lui ci sono il progressista Tereshchenko agli esteri, il menscevico Nikitin e i militari Verkhovsky alla guerra e Verderevsky alla marina.

 «Non si prevede a breve nessuna nomina ministeriale». Principio interessante: se non puoi includerli tutti, escludili. E a questo punto il Soviet decide di riunirsi per deliberare sull’assetto definitivo del Governo.
Kerenskij si è perso anche il comando dell’esercito, con Alekseyev come Capo di Stato maggiore. E proprio alle truppe è inviato uno dei primi messaggi: «La Patria potrà essere salvata soltanto con il ristabilire la disciplina».

A circa settecento chilometri dai palazzi del potere russi, la Svezia batte un colpo: Stoccolma invia una nota di protesta a Berlino per i guai di Buenos Aires.
Il fronte più movimentato resta quello italiano: l’undicesima battaglia dell’Isonzo è conclusa, ma l’esercito asburgico prova nuovi contrattacchi sull’altopiano della Bainsizza, vengono prima respinti, poi un’irruzione della brigata Sassari ci fa guadagnare nuove posizione nel settore sud-orientale.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Un manifesto del Governo provvisorio proclama la Russia una Repubblica. È costituito il “Consiglio dei cinque” sotto la presidenza di Kerenskij.
  • Cadetti (Partito bandito dal Soviet) rifiutano di partecipare al Governo.
  • Kerenskij, in un manifesto all'esercito e alla flotta, impone alcune prescrizioni per far cessare la disorganizzazione generata al fronte dalla rivolta di Kornilov
  • Pietrogrado: si annuncia la convocazione per il 25 settembre di una conferenza generale dei Soviet per decidere sull’assetto definitivo del Governo. 
  • L'Ambasciatore svedese a Berlino consegna al Governo tedesco una vigorosa protesta per il contegno dei funzionari e ufficiali tedeschi, che a Buenos Aires hanno gravemente abusato della fiducia svedese.

Fronte occidentale

  • Seconda fase della terza battaglia di Ypres: le truppe britanniche catturano punti forti a nord di Inverness Copse (Ypres).
  • Tedeschi respinti dai portoghesi a Neuve Chapelle.
  • Idrovolanti Alleati attaccano con successo le imbarcazioni fra Blankenberge e Ostenda.

 Fronte italiano

  • Falliscono quattro contrattacchi consecutivi degli austro-ungarici sull’altopiano della Bainsizza. Nella zona sud-orientale dell'altopiano un'irruzione della Brigata Sassari si impadronisce delle posizioni asburgiche.

Fronte orientale

  • Truppe russe con “Battaglioni della Morte” sulla strada di Pskov (fronte di Riga) avanzano contro le posizioni tedesche.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Registrata la stagione più calda a Baghdad. In Gran Bretagna è annunciato che il morale e la salute delle truppe in Medioriente e Asia minore sono eccellenti.

 

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 840 – 15 SETTEMBRE 1917 - ORE 18:00

Azioni di artiglieria di notevole intensità su alcuni tratti delle fronti Tridentina e Giulia.
Presso log, nella zona settentrionale dell’altopiano di Bainsizza, rettificammo, avanzando la nostra linea di occupazione e catturammo prigionieri.
Sul Carso le retrovie nemiche vennero colpite dai nostri aviatori con circa tre tonnellate di bombe.
In seguito a duello aereo un velivolo avversario precipitò in fiamme nel torrente Auzza (Avscek). i piloti restarono uccisi.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori