3 Ottobre, 1917

L’idea austriaca di pace

Con una platea tanto lunatica meglio parlar chiaro: Kerenskij si oppone a un Governo monocolore socialista e minaccia le dimissioni in caso il congresso democratico si rimangi l’appoggio al Gabinetto di coalizione. I bolscevichi lasciano l’aula, l’assemblea si dichiara comunque a favore di una politica attiva verso una pace generale, non separata. Sull’argomento sono giunte anche le rassicurazioni Alleate: nessuno ha intenzione di firmare accordi di pace a spese di Pietrogrado, sfruttandone le attuali debolezze. Erano voci circolate.

In Austria-Ungheria il Ministro degli esteri Czernin dice la sua: «Siamo pronti ad aprire negoziati appena l’Intesa accetterà il principio di una pace di accordi». Vienna è messa peggio di Berlino e rispetto alle ultime dichiarazioni tedesche sceglie di aggiungere un minimo di concretezza: disarmo, anche navale, per neutralizzare la flotta britannica; arbitrato internazionale; rinuncia di tutti alle conquiste, “noi lasciamo i territori occupati, voi non pretendete nulla”; nessuna guerra economica e, se proprio devono esserci risarcimenti, che siano previsti anche per le distruzioni in Prussia, in Galizia, nel Tirolo e nelle colonie tedesche.

Il discorso si chiude con una mezza minaccia: “Noi siamo invincibili, o l’Intesa accetta queste basi, oppure ci sentiremo liberi di rivedere al ribasso la nostra offerta”.

Il 3 ottobre, a Ginevra, viene scoperta una preoccupante rete di spionaggio austriaca. Tra gli arrestati c’è Emil Jellinek, ex Console asburgico a Nizza e Monte Carlo, con una passione per i motori e un’adorazione ancor maggiore per sua figlia Mercedes. E sì, quel nome non è casuale, perché Jellinek ha dato lo stesso nome alle sue auto, è proprio lui il fondatore della Mercedes. Morirà in carcere nel gennaio del 1918, lasciando ai posteri la stella a tre punte.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Continua la Conferenza democratica in Russia.
  • L’Agenzia telegrafica di Pietrogrado si dice autorizzata a dichiarare che i Governi francese, inglese e italiano smentiscono l’intenzione di approfittare delle difficili condizioni russe per assicurare i loro interessi con una pace a spese di Pietrogrado.
  • Il Conte Czernin, Ministro degli esteri asburgico, espone il programma di pace.
  • A Ginevra è scoperta una vasta organizzazione di spionaggio che fa capo all'Austria-Ungheria.
  • Si dimette Sir W. Laurier (Canada).

Fronte occidentale

  • Respinto l’attacco tedesco a nord della strada di Menin fra Tower Hamlets e Polygon Wood (Ypres).
  • Fine della battaglia della foresta di Polygon (Ypres).
  • Si interrompono i preparativi per l’attacco tedesco a est di Reims.
  • Violenti duelli d’artiglieria sul fronte di Verdun.

 Fronte orientale

  • Intenso duello d’artiglieria nella regione di Jakobstadt (Jēkabpils).
  • L’artiglieria ferma un feroce attacco austro-tedesco a 11 km. a nord del fronte rumeno (Bucovina).

Fronte italiano

  • Gli italiani respingono i continui attacchi austro-ungarici sul Monte San Gabriele.

Fronte meridionale

  • I bulgari attaccano i rumeni a nord della bocca del fiume Buzău.

Fronte asiatico ed egiziano

  • I russi prendono il villaggio di Nereman, 80 km. a nord di Mossul.

 

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
3 OTTOBRE 1917

All’alba di ieri il nemico attacco nostre posizioni sulle pendici occidentali del Monte San Gabriele. L’attacco fallì completamente. Una compagnia d’assalto fu annientata e il battaglione che seguiva, presa sua volta sotto il fuoco delle nostre batterie contrattaccato dai nostri reparti, venne sbaragliato. Rimasero nelle nostre mani un ufficiale e 79 uomini di truppa.
Sulla rimanente fronte dell’altopiano di Bainsizza con felici azioni di pattuglia catturando qualche altro prigioniero e tre mitragliatrici.
L’attività aerea fu assai viva durante la giornata. Una nostra squadriglia che eseguì il bombardamento della stazione ferroviaria di Grahovo. Nella scorsa notte, in due successive incursioni, gli obiettivi militari di Pola vennero colpiti e fortemente danneggiati con 4 t di proiettili. Due velivoli nemici, abbattuti dei nostri aviatori, precipitarono a nord di Auzza e presso Podmelec.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori