27 Ottobre, 1917

Ripiegare sul Tagliamento

Sono ore piene e tumultuose, tormentate come pochissime. I giornali riempiono le pagine di inchiostro, ma le svuotano di attendibilità. Il Giornale d’Italia sta scrivendo: «L’avanzata nemica è stata arrestata»La Tribuna invita a mantenere la calma e attendere il risultato della nostra controffensiva. La verità è un'altra: Cividale è occupata dagli austro-tedeschi, la falla non è più richiudibile.
L’Agenzia Stefani, uno dei massimi esponenti della nostra propaganda, pubblica le ultime notizie disponibili: «Il nemico, dopo aver travolto le nostre linee avanzate, ha potuto allargare la breccia nella giornata di ieri. […] La situazione creata dal poderoso urto è indubbiamente grave».
Il 27 ottobre Cadorna comanda la ritirata generale sul Tagliamento, c’è da salvare il salvabile e non è poco. Siamo ancora in mezzo al tunnel, la luce non si vede e una svolta è lontana, ma in un certo senso è qui che inizia a girare per l’esercito italiano. Mettere ordine in una ritirata scombinata e ricompattare gli sbandati: sono queste le priorità.

 Tra i tanti coinvolti c’è un uomo unico. È di un’ignoranza d’altri tempi, apocalittica, come molti negli eserciti di massa del 1917, ma ragazzi, se la Grande Guerra si fosse combattuta all’arma bianca l’avrebbe vinta lui, da solo e sbadigliando.
Chi ha detto «Ne ferisce più la penna che la spada» non ha mai affrontato a singolar tenzone Nedo Nadi, schermidore livornese doc, da “hall of fame” della nostra Storia sportiva. Nelle olimpiadi del 1912 ha vinto un oro, ma s’è solo scaldato; nel ’16 non si gioca, nel 1920, ad Anversa, farà strage. Vincerà cinque ori: due nell’individuale e tre a squadre; mancherà il sesto, l’individuale a spada, solo perché decide di non partecipare. A posto così. In pedana impartisce letteralmente lezioni di scherma ai fortunati avversari, perché è un onore incrociare con lui. Nadi è un artista, uno che avrebbe sculacciato Zorro, D’Artagnan e i tre moschettieri, tutti insieme. Bendato.
Finirà la guerra con due medaglie al valore e una terza decorazione ottenuta in Francia; il fratello, Aldo, anche lui schermidore, è uno dei “ragazzi del ‘99”.

Torniamo alla cronaca, perché ci sono altre due cose da accennare. La prima ci riguarda: Re Vittorio Emanuele III torna a Roma per avviare le consultazioni e risolvere la crisi di Governo.
La seconda arriva dal fronte occidentale: gli americani, schierati in prima linea da pochi giorni, affrontano il loro battesimo del fuoco, la loro prima azione; nulla di memorabile.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Vittorio Emanuele IIIRe d'Italia, ritorna a Roma per la soluzione della crisi di Governo e avviare le consultazioni.
  • Problemi nell'esercito portano alla caduta del Governo spagnolo. Il Premier Dato si dimette per volontà del Re.
  • Al via il Consiglio regionale polacco.

Fronte occidentale

  • I francesi e i belgi avanzano lungo la strada Ypres-Diksmuide.
  • I francesi fanno progressi sul fronte dell’Aisne, occupano Froidmont Farm, ma falliscono nell’attraversare il canale.
  • Fanteria e artiglieria U.S.A. in azione per la prima volta in Francia.

Fronte orientale

  • I tedeschi tentano nuovamente di fraternizzare con i russi a nord e al centro.
  • I tedeschi si ritirano dalla penisola di Werder (Virtsu).

Fronte italiano

  • Cividale (ovest dell’Isonzo) in fiamme e occupata dai tedeschi, che reclamano 80.000 prigionieri.
  • Cadorna ordina la ritirata sulla linea di difesa del fiume Tagliamento.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Battaglia di El Buqqar ridge (Tze'elim)
  • La cavalleria britannica è in azione al centro del fronte di Gaza (Palestina).

 

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 923 – 27 OTTOBRE 1917 - ORE 18:00

Il nemico, superato in più punti la nostra linea di confine tra Monte Canin e la testata dell’Judrio, tenta di raggiungere lo sbocco delle valli.
Sul Carso ha intensificato la pressione ed eseguito forti puntate che vennero respinte.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori