L’Ucraina contro
Sfida accettata: il 18 dicembre la Rada ucraina risponde picche all’ultimatum bolscevico e rifiuta di concedere il passaggio nella regione all’esercito massimalista, inviato a reprimere i cosacchi. La guerra civile russa si espande a vista d’occhio e senza indugi abbraccia la neonata Ucraina. Il tutto mentre Pietrogrado è impegnata a scegliere i delegati per trattare la pace e a trovare uno schema di smobilitazione generale.
Sul Massiccio del Grappa è passata una settimana dalla ripresa dell’offensiva austro-tedesca e si va avanti. Dal Col Caprile al Monte Pertica si alternano violenti bombardamenti e forti attacchi di fanteria. Azioni sanguinose, incalzanti, ripetute. Gli italiani incassano i colpi, ma perdono terreno solo sul Monte Asolone. Terreno e uomini, 2.000 secondo Vienna.
Non si sono fermate neanche le operazioni in Palestina. Dopo aver avanzato la linea a nord di Gerusalemme e intorno a Giaffa, il Generale Allenby ripulisce i territori a sud-est della Città Santa.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Russia: la guerra civile si estende all’Ucraina. La Rada rigetta l’ultimatum bolscevico per il passaggio delle truppe.
- Un decreto del Presidente della Repubblica francese organizza in forma autonoma la Legione cecoslovacca.
Fronte occidentale
- Raid aereo tedesco su Londra, Essex e Kent: 14 morti e 85 feriti.
- Duri scontri aerei in favore degli Alleati sul fronte nord.
Fronte italiano
- Gli austro-tedeschi si accaniscono contro le linee italiane dal Col Caprile al Monte Pertica, conseguendo un vantaggio nella zona di Monte Asolone.
- La quarta armata italiana viene attaccata pesantemente vicino il Monte Asolone (Massiccio del Grappa), Gli austro-ungarici reclamano 2.000 prigionieri.
Fronte asiatico ed egiziano
- I britannici liberano il terreno a sud-est di Gerusalemme.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 975 - 18 DICEMBRE 1917 - ORE 18:00
Nella giornata di ieri, settima della battaglia fra Brenta e Piave, l' avversario ha concentrato quasi esclusivamente i suoi sforzi. Sul saliente di Monte Solarolo alle 11, dopo parecchie ore di violentissimo fuoco, esteso dal Col dell' Orso alle porte di Salton, colonne di fanteria da nord-est e da nord si slanciarono all' attacco delle nostre posizioni. Le prime che avanzavano dalle pendici sud-orientali del Monte Spinoncia, colpite in pieno dalle nostre artiglierie e da efficacissimi concentramenti di fuoco e di batterie francesi, dovettero arrestarsi e cedere prima d' esser giunte a contatto della nostra linea. Le seconde, costituite da un' intera divisione di cacciatori germanici, precedute da riparto d' assalto, puntarono direttamente e decisamente sul Monte Solarolo e sul versante nord della testata di Val Calcino. Le nostre truppe opposero tenacissima resistenza e l' avversario, dopo lotta accanita, decimato dal fuoco e spossato dai nostri contrattacchi, dovè sospendere l' azione e rientrare nelle sue linee. Catturammo prigionieri e qualche mitragliatrice.In regione di Col della Berretta una puntata di fanteria nemica venne prontamente repressa col fuoco. Sulla restante fronte l' attività combattiva si mantenne assai moderata.
GENERALE DIAZ