6 Maggio, 1918

Stabilizzare il Caucaso

Il 6 maggio una delegazione turco-tedesca raggiunge Batumi, in Georgia: l’obiettivo è di siglare la pace. Situazione complessa: la Transcaucasia si era proclamata autonoma alla fine del 1917, ma la Russia, firmando la sua pace, aveva dovuto promettere ampia mano libera alla Turchia. L’accordo non era piaciuto molto alla neonata entità, che per tutta risposta non ne aveva mai accettato i termini. Le trattative tra gli Imperi centrali e la Transcaucasia hanno subito un paio di brusche battute d’arresto, ma il voto per l’indipendenza georgiana permette a Costantinopoli di riallacciare i rapporti.
A prima vista sembra una questione regionale, ma in questa guerra tutto diventa globale. La Germania ha un interesse primario nello stabilizzare il Caucaso: gli serve per espandere la sua influenza sulla Persia e in generale sul mondo islamico fino all’India, magari persino con l’idea di soppiantare i russi nell’Asia centrale.
Sul tema interviene Arturo Labriola. Nel suo articolo su La Stampa sottolinea la cecità dell’Intesa e, per scongiurare simili pericoli, invita gli Alleati a riconsiderare la posizione assunta con Mosca; per lui Lenin non è la minaccia maggiore alla supremazia occidentale.


Legate al Caucaso sono le operazioni tedesche nel Mar Nero. Con l’occupazione dei porti, la flotta russa è costretta ad arrendersi e si consegna alle autorità di Odessa. Non tutta però, qualche nave “indisciplinata” bombarda le unità tedesche nel porto di Mariupol’. Per Berlino è un ottimo pretesto per continuare le operazioni in Crimea.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • I delegati turco-tedeschi arrivano a Batumi per negoziare la pace con la Georgia.

Fronte occidentale

  • I francesi respingono un raid a sud di Locre.

Fronte orientale

  • I tedeschi intimano alle truppe ribelli polacche, concentrate in Ucraina, a Kaniv, la resa delle armi entro 3 ore. L’ultimatum viene respinto, ma i tedeschi, impreparati, lo ritirano.

Operazioni navali

  • La flotta russa del Mar Nero arriva a Odessa, arrendendosi alle autorità locali.
  • Navi russe del Mar Nero bombardano i tedeschi nel porto di Mariupol’ (Azov, Ucraina).

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 6 MAGGIO 1918

In Vallarsa respingemmo con raffiche di mitragliatrici e di artiglieria un reparto nemico che si avvicinava alla nostra linea di fondo valle.
Sull’Altipiano di Asiago una pattuglia britannica riportò prigionieri da una irruzione nelle trincee nemiche.
Su tutta la fronte moderata azione delle opposte artiglierie, qualche concentramento in zona Tonale, in Val Lagarina, in regione Posina-Astico, sull’Altipiano di Asiago e lungo il Basso Piave da Zenson al mare.
Albania:La notte sul 5 una nostra pattuglia, passata la Vojussa, sorprese un posto nemico presso Remzi, gli inflisse perdite e gli catturò prigionieri.
All’alba del 4 nostri apparecchi bombardarono obbiettivi  militari a sud di Fieri.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori