19 Maggio, 1918

Gettare la spugna

«Data la situazione in Francia e in Germania, è impossibile organizzare un’Internazionale socialista. La parola ora spetta al cannone». Il pensiero di Branting, leader della sinistra svedese, sono la pietra tombale a qualsiasi iniziativa socialista; i chiodi per sigillare la bara del vecchio internazionalismo e della solidarietà di classe li hanno messi i veti dei partiti Alleati e l’accondiscendenza di quello tedesco al Governo di Berlino.
Dalla Svizzera arriva un commento neutrale sulla più stretta alleanza austro-tedesca. Vienna sarebbe andata ben oltre l’accondiscendenza: «Nella duplice Monarchia questo completo assoggettamento al militarismo prussiano desta una gioia sempre maggiore nei tedeschi, che vi scorgono quasi un ritorno in seno alla Confederazione germanica».

La modernità fatica a manifestarsi in politica, ma viaggia molto più veloce nella “tecnica”, abbattendo le distanze. È un’altra giornata maledetta lontano dal fronte: grandi formazioni aeree rigano il cielo. Il 19 maggio un raid tedesco provoca ingenti danni a Londra, causando una cinquantina di morti e oltre 170 feriti; per la capitale inglese sarà però l’ultima volta.

Ma non è l’unica, drammatica, incursione. A Étaples, svariati chilometri dietro la prima linea, va anche peggio: l’aviazione tedesca bombarda duro e centra un ospedale britannico; si parla di 300 morti e un più pesante bilancio di feriti. La “vendetta” per Colonia.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Presidente Wilson ricorda che il 24 maggio ricorre il terzo anniversario dell'entrata in guerra dell’Italia e invita il popolo americano a celebrarlo degnamente.
  • Gli imperiali d'Austria-Ungheria visitano Costantinopoli.

Fronte occidentale

  • Raid inglese a sud-ovest di Méteren.
  • Pesanti combattimenti aerei e ulteriori bombardamenti sul fronte tedesco.
  • Raid aereo su Londra da parte di oltre 20 Gotha; danni considerevoli, 49 morti, 177 feriti e 5 assalitori distrutti.
  • Raid aereo tedesco oltre la zona del fronte. Colpiti gli ospedali britannici a Étaples; pesanti perdite.

Fronte italiano

  • A Caposile (nord-est della laguna veneta) gli italiani assaltano e catturano le posizioni avanzate austro-ungariche. 

 Fronte asiatico ed egiziano

  • Un telegramma da Tbilisi annuncia che forze turche e curde avanzano in Persia, dove hanno occupato paesi a sud del lago Urmia. Pare che i turchi mirino a Bandar-e Anzali, così da permettere alle Potenze centrali di minacciare l’impero britannico verso l’India.

Fronte d’oltremare

  • In Africa orientale il Generale Edwards occupa Nanungu senza sforzo; i tedeschi si ritirano a sud-ovest verso Mahua.

DAL FRONTE ITALIANO

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 19 MAGGIO 1918

Lungo la fronte montana l’attività combattiva locale è stata ieri considerevole. Sulle pendici sud-orientali del Monte Mantello (a nord del Corno dei Tre Signori) un tentativo di attacco nemico venne nettamente arrestato col fuoco.
Nella regione dell’Adamello il nemico, sostenuto da nutrito fuoco d’artiglieria, attaccò in forze un nostro posto avanzato a sud di Monte Stablel. I difensori sostennero bravamente l’urto, e, ben coadiuvati dall’artiglieria, respinsero l’avversario che dovette ritirarsi lasciando un centinaio di uomini sul terreno.
In Valle Giudicarie il presidio di un posto nemico, sulle pendici sud-orientali di Monte Mozzolo venne attaccato disperso a colpi di bombe a mano. Prendemmo bottino e alcuni prigionieri.
A sud di Laghi (Posina) un nostro nucleo in ricognizione scontrata una grossa pattuglia nemica la respinse. Altre piccole azioni vennero compiute felicemente da pattuglie britanniche a sud dell’asta e da esploratori nostri nella Val dell’Ornic.

Le opposte artiglierie contro batterono con maggiore vivacità in Vallarsa e sull’altopiano di Asiago.
L’attività aerea fu notevole su tutta la fronte. Un pallone frenato da quattro velivoli nemici, due dei quali per opera di aviatori britannici furono abbattuti. DIAZ.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori