5 Giugno, 1918

Mitteleuropa al ribasso

“Che bella la duplice alleanza. Rafforzarla migliorerà le nostre capacità militari e non solo. Sì, però state alla larga dal nostro portafogli”. È più o meno questo il senso dell’intervento di Tisza al Parlamento ungherese. Il nuovo accordo austro-tedesco è fondamentale, ma l’andazzo preso piace fino a un certo punto. Una così stretta connessione commerciale preoccupa Budapest, un’economia fondata sui grandi interessi agrari, minacciati dall’idea tedesca di includere Romania, Polonia e Ucraina nel giro della Mitteleuropa. Quelli sono tutti competitor scomodissimi per l’Ungheria, che vorrebbe l’ultima parola in merito, un eventuale diritto di veto sull’estensione dell’alleanza.
Senza contare il problema del destino polacco, ancora da risolvere, a metà strada tra Vienna e Berlino e lontanissimo dallo scorgere un porto di approdo.

Il 5 giugno, sul fronte occidentale, gli ultimi, stanchi, strappi tedeschi fanno cilecca. «Il nemico è fermato. Le fluttuazioni della linea tra l’Oise e la Marna sono irrilevanti». A Longpont, a Chezy e a Vingré i francesi rispediscono al mittente gli approcci avversari.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Consiglio federale tedesco ratifica il trattato di pace con la Romania.
  • Discorso del Conte Tisza in Ungheria sull’estensione della duplice alleanza.
  • Il Generale Robertson nominato Comandante in capo delle difese britanniche.
  • Dibattito sulle mitragliatrici Madsen alla Camera dei Comuni.

Fronte occidentale

  • I tedeschi attaccano a Longpont (nord-est della foresta di Retz) e a Chezy (sud dell’Ourcq), ma vengono sconfitti dai francesi.
  • Viene fermato vicino Vingré (nord-ovest di Soissons) il tentativo tedesco di attraversare l’Aisne.

Operazioni navali

  • Un radiotelegramma del Commissario bolscevico agli Esteri, diretto a Joffe, rappresentante del Governo russo a Berlino, dichiara che il Governo è pronto a consegnare la flotta russa del Mar Nero ai tedeschi, a patto che le navi gli siano restituite dopo la pace, che non siano impiegate dalla Germania e che i tedeschi arrestino la loro avanzata.
  • Una nave a vapore armata inglese viene silurata e affondata da un sottomarino tedesco.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 5 GIUGNO 1918

Lungo tutta la fronte limitata attività delle artiglierie. Tiri aggiustati delle nostre batterie hanno provocato qua e là incendi ed esplosioni nelle linee avversarie e fatto precipitare in fiamme un pallone frenato sulla sinistra del Piave.
Nella regione del grappa scontri di pattuglie a noi favorevoli; a Cortellazzo un nucleo nemico è stato respinto a fucilate dagli avamposti.
La sera del 3 corrente sono stati abbattuti quattro velivoli avversari.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori