Terra di Francia, non tedesca
Le care e vecchie “buone maniere” funzionano sempre. Nel ricatto “fabbrica o trincea” trionfa la fabbrica: il 29 luglio gli scioperi finiscono; il Governo inglese vince; Birmingham e Coventry tornano a produrre munizioni.
Dai lavoratori britannici ai rappresentanti di quelli francesi. Se il partito socialista italiano è spaccato in due, quello transalpino è caleidoscopico e al Congresso si vede tutto. Per darvi un’idea basta accennare alla corrente “unitaria”, un nome e un programma, ovvero chi sogna l’unità del Partito e la concordia. Bene, peccato che il loro unico risultato sia stato di «raccogliere l’unanimità delle ingiurie», perché tutti concordano nell’accollargli le maggiori responsabilità della frammentazione. L’unione c’è, l’ironia anche; “bene ma non benissimo”.
Sul fronte occidentale i tedeschi hanno intensificato la resistenza, i progressi Alleati si fanno meno pronunciati, ma quanto ottenuto finora consente all’Intesa di riutilizzare un’importante rete stradale, in particolare l’arteria Château-Thierry–Épernay.
In Germania si è sempre a caccia di giustificazioni. «La temporanea ritirata è una necessità. […] Dobbiamo concentrarci su questo: i nostri eserciti si trovano in territorio straniero. Il terreno abbandonato non è tedesco».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Fine degli scioperi nelle fabbriche di munizioni inglesi.
Fronte occidentale
- Assaltate le posizioni tedesche a nord di Oulchy-le-Château. I franco-britannici catturano Grand-Rozoy e Buzancy.
- Malgrado la resistenza tedesca, continuano i progressi degli Alleati a nord della Marna, dalle vicinanze di Soissons a Reims.
- Gli australiani avanzano nel settore di Morlancourt, a sud di Albert (Somme).
- Gli australiani catturano Merris.
Fronte italiano
- Gli austro-ungarici tentano un nuovo attacco alle posizioni italiane del Cornone, ma vengono respinti.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 29 LUGLIO 1918
Sensibile attività delle opposte artiglierie in Valtellina, in Val di Brenta e sul Piave, a Monte di San Donà.
Nella regione orientale del Grappa nostre pattuglie in ricognizione fecero qualche prigioniero.
In combattimento aereo vennero abbattuti due velivoli nemici; un terzo precipitò colpito dal tiro dell’artiglieria antiaerea.
Albania: Sul Semeni, al ponte di Kuci, nuovi tentativi di avanzata nemica vennero ieri sanguinosamente respinti.
Firmato: DIAZ