9 Agosto, 1918

“Coriandoli” tricolore su Vienna

La notizia pubblicata a Londra è di quelle grosse: i russi hanno arrestato Bruce Lockhart, Console generale britannico a Mosca. Si parla di rappresaglia per presunte fucilazioni ad Arcangelo, o magari per gli sbarchi Alleati. In realtà il punto è un altro: Lockhart è un diplomatico, ma è soprattutto un agente segreto, incaricato di minare il Governo bolscevico.
Le coincidenze sono strane e beffarde. Sempre il 9 agosto i giornali inglesi pubblicano la nota scritta da Londra alle popolazioni di Arcangelo, Murmansk e Vladivostok. L’Inghilterra giura di non volersi intromettere nelle questioni interne russe: «Deploriamo la guerra civile e i dissensi interni, ma non intendiamo imporvi nessun sistema politico. I destini del popolo russo sono nelle sue stesse mani. Spetta solo a lui scegliere la sua forma di Governo».
Grandi professioni di amicizia: «I vostri alleati non vi hanno dimenticato. Veniamo per aiutarvi e salvarvi dai tedeschi. La Germania tenta di ridurvi schiavi e depredare le risorse del vostro Paese. […] Le libertà conquistate con la rivoluzione sono minacciate […] Unitevi a noi».

 Intanto, appoggiate dal nuovissimo e amico Governo provvisorio di Arcangelo, le truppe Alleate avanzano a sud della città.
Ma parlando di avanzate la palla deve passare al fronte occidentale: l’offensiva in Piccardia cammina un’altra decina di chilometri e ingloba Morlancourt, Lihons, Pierrepont e Assainvillers.

C’è però qualcosa di ancor più spettacolare, di certo meno determinante, ma incredibilmente scenografico: una squadriglia italiana, detta “Serenissima”, capitanata da Natale Palli e composta di otto aerei, vola su Vienna. Con loro c’è anche Gabriele D’Annunzio. È un’impresa di purissima baldanza, una provocazione. Nessuna bomba, vengono sganciati centinaia di migliaia di volantini. Alcuni recano un testo dello stesso D’Annunzio, altri un’esortazione alla resa di Ugo Ojetti: «Viennesi! Noi potremmo lanciare bombe a tonnellate, ma non vi lanciamo che un saluto a tre colori: i tre colori della libertà. Noi italiani non facciamo la guerra ai bambini, ai vecchi e alle donne. Noi facciamo la guerra al vostro Governo, nemico delle libertà nazionali, […] che non sa darvi né pace, né pane. Viennesi! Voi avete fama di essere intelligenti. Ma perché vi siete messi l’uniforme prussiana? Ormai lo vedete, tutto il mondo è contro di voi. Volete continuare la guerra? Continuatela, sarà il vostro suicidio. […] La vittoria decisiva promessavi è come il pane dell’Ucraina: si muore aspettandolo».

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Pubblicata la dichiarazione (datata 6 agosto) del Governo inglese verso i cittadini russi.
  • Appello della Federazione dei minatori della Gran Bretagna ai minatori per aumentare la produzione di carbone evitando inutili assenze.
  • Notizie sull’arresto di Bruce Lockhart (Console generale inglese a Mosca) e Wardrop (Console inglese) da parte dei bolscevichi

Fronte occidentale

  • La III armata francese avanza a Montdidier da nord a sud, catturando Assainvillers (a sud) e Pierrepont (a nord)
  • I britannici occupano Morlancourt e raggiungono Lihons (2,5 km. a ovest di Chaulnes).
  • Comincia la seconda battaglia di Lassigny.
  • Il Generale francese Pétain, continuando la sua avanzata, lancia oltre la Vesle forze sufficienti per tenervi una testa di ponte.

 Fronte orientale

  • Un comunicato ufficiale da Londra annuncia che distaccamenti delle forze alleate da Arcangelo avanzarono a sud della città lungo la ferrovia di Vologda e respinsero l'avversario, che oppose resistenza a circa 15 km. a sud di Arcangelo, ritirandosi poi verso Obozerskij, a 120 km. a sud di Arcangelo.

Fronte italiano

  • Colpo di mano di truppe britanniche (notte tra l’8 e il 9) nelle trincee asburgiche tra CanoveAsiago; gli austro-ungarici subiscono perdite notevoli.
  • Una squadriglia italiana vola su Vienna lanciando volantini con stampato il tricolore.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 9 AGOSTO 1918

Sull’Altipiano d’Asiago, nelle prime ore di ieri, reparti avversari assalirono due volte il saliente del Col del Rosso; entrambi gli attacchi si infransero sotto il nostro fuoco.
Su vari tratti della fronte infliggemmo perdite al nemico con aggiustati concentramenti di artiglieria e con ardite azioni di pattuglia.
Dirigibili dell’Esercito e della Regia Marina bombardarono impianti militari a Pola, nella pianura veneta e presso Trento. Due velivoli avversari furono abbattuti in combattimento.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori