Dalla ritirata alla resistenza
Sapore agrodolce per l’Intesa, non può sempre andare bene: sul Volga i bolscevichi si impongono negli scontri di Kazan. E sul fronte occidentale non si poteva continuare a botte di parecchi chilometri al giorno. «L’evoluzione della battaglia si è precisata. Non siamo più di fronte a una ritirata rapida e profonda, ma alla presa di contatto con una linea di resistenza».
Più si avvicinano alla linea Hindenburg, già raggiunta in alcuni tratti, più i tedeschi alzano la posta. Il 10 settembre i britannici faticano nel bosco di Havrincourt e sull’altopiano di Gouzeaucourt, sono più o meno inchiodati da quelle parti già da un po’, ogni passo è un tormento. Situazione simile per i francesi sul massiccio di Saint-Gobain, pietra angolare della resistenza tedesca tra l’Oise e l’Aisne.
Ma il movimento di una tale offensiva non lo puoi bloccare ovunque con uno schiocco di dita, come ci fosse un interruttore. A nord di La Fère, per esempio, i progressi francesi si misurano ancora in migliaia di metri e si chiamano Travecy, villaggio a soli tre chilometri dal bersaglio grosso.
Il Comando supremo tedesco non ha più molti dubbi: sarebbe meglio intavolare trattative di pace, ora; Hintze, Ministro degli esteri, contatta di nuovo Vienna.
A illustrare il pessimismo berlinese è il Ministro degli Interni sassone Vitzthum: «L’epoca odierna è la più grave di tutta la guerra, non perché indietreggiamo un poco a occidente, ma perché sembra vacillino, nel nostro popolo, l’antico coraggio e l’antica risolutezza». L’intervista si conclude con il solito appello all’unità e allo sforzo comune.
Messaggio simile al sermone pronunciato, con la consueta teatralità, dal Kaiser agli operai delle officine Krupp: avere fede, resistere e lavorare sodo.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- L'Imperatore Guglielmo II, visitando le officine Krupp a Essen, pronuncia un discorso col quale esorta gli operai alla resistenza.
- Il Comando supremo tedesco si dichiara d'accordo sulla necessità di trattative di pace. Il Ministro degli Esteri, Hintze, si mette in comunicazione col Governo di Vienna.
Fronte occidentale
- Le pattuglie britanniche fanno progressi a nord-est di Neuve-Chapelle.
- A est del canale di Crozat, fra Saint-Quentin e La Fère, i francesi fanno ulteriori progressi: occupate Hinancourt e Travecy.
- Scontri locali a Épehy e nei settori di Gouzeaucourt.
- Emanato l’ordine speciale del giorno: 75.000 prigionieri e 750 cannoni presi dai britannici in quattro settimane.
Fronte orientale
- Combattimento per Kazan (Volga) a favore dei sovietici.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 10 SETTEMBRE 1918
Nella regione di Dosso Casina a nord del monte Altissimo, ripetuti tentativi di attacco nemici fallirono sotto il nostro fuoco: l’avversario subì sensibili perdite.
In Conca alano, valle del Torrente Ornic un nostro ardito nucleo penetrò nella linea nemica, sopraffacendo le vedette e fugando un forte riparto prontamente accorso. Parecchi nemici restarono sul terreno della lotta: i nostri rientrarono al completo, con qualche prigioniero.
In Val Lagarina, nella regione a nord del Monte Grappa, e sul medio Piave opposte artiglierie ed elementi esploranti spiegarono particolare attività; il nostro tiro provocò lo scoppio d’un deposito di munizioni nemico sul rovescio della Zugna Torta.
Firmato: DIAZ