25 Settembre, 1918

Sofia getta la spugna

L’arbitro chiama i minuti di recupero. In Macedonia gli Alleati controllano il passo di Babuna, hanno occupato Veles e Štip, arraffato un gran bel po’ di prigionieri, materiale bellico e rifornimenti e ora minacciano di piombare su Skopje. Ma soprattutto i britannici hanno varcato il passo di Kosturino e attraversato la frontiera bulgara; davanti a loro c’è Strumica.
Addio, Sofia capisce di aver puntato sul cavallo sbagliato: è stata invasa, la Germania non può più aiutarla e il suo esercito è falcidiato dalle diserzioni, anche perché combatte dal 1912, con il 1914 unica vera pausa.
No, la Bulgaria non ne ha più e il 25 settembre chiede una sospensione delle ostilità di quarantotto ore al Generale Franchet d’Espèrey; sarebbe il tempo necessario ai negoziatori per raggiungere il fronte. Gli Alleati rispondono picche, non si fermeranno sul più bello, ma si dicono disposti ad accogliere i delegati bulgari per discutere di armistizio e pace.
A chiudere la giornata balcanica ci pensa Roma: una comunicazione ufficiale del Governo italiano riconosce il diritto jugoslavo all’indipendenza.


In Medio Oriente non accenna a placarsi l’umiliazione ottomana: i britannici prendono Tiberiade ed entrano ad Amman, i prigionieri salgono a 45.000. Ormai non è neanche più un’offensiva, è una scampagnata. Il prossimo obiettivo è Damasco e i turchi non hanno nulla di presentabile per difenderla.
In questo preciso momento il fronte occidentale è di contorno, strano, ma attenzione, perché gli anglo-francesi sono arrivati a soli tre chilometri da Saint-Quentin.

Intervistato, il Duca d’Aosta dice la sua: «Le truppe Alleate mi riempiono di ammirazione e quanto fatto mi stupisce. Non credevo possibile questa vasta offensiva prima della prossima primavera. […] Ora che abbiamo la supremazia non dobbiamo fermarci, bisogna batterli completamente».

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • La Bulgaria propone un armistizio, ma il Generale Franchet d’Espèrey (Comandante in capo delle truppe Alleate) declina ogni sospensione delle ostilità.
  • A Londra si celebra solennemente l’Italian day.
  • L’Italia riconosce il diritto jugoslavo all’indipendenza.

Fronte occidentale

  • Azioni d’artiglieria sul fronte francese.
  • Nuovi scontri locali nei dintorni di Sélency (3 km. a ovest di Saint-Quentin).
  • Attacchi tedeschi a sorpresa vicino Mœuvres ed Épehy, respinti.

Fronte meridionale

  • I britannici superano il passo di Kosturino e attraversano la frontiera bulgara. Oltre 10.000 prigionieri e 200 cannoni.
  • Fine della battaglia del Vardar.
  • I serbi hanno il possesso del passo di Babuna, catturano Veles e Štip, facendo pressione su Skopje.

 Fronte asiatico ed egiziano

  • A est del Giordano la cavalleria britannica occupa Amman, sulla linea ferroviaria dell’Hejaz. Il totale dei prigionieri ammonta a 45.000, con essi 265 cannoni.
  • In Palestina la cavalleria britannica raggiunge il Mare di Galilea e occupa Tiberiade mentre insegue i turchi, che stanno fuggendo verso Damasco.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 25 SETTEMBRE 1918

Su tutta la fronte attività combattiva limitata ad azioni di artiglieria; nostre batteria eseguirono efficaci concentramenti di fuoco sui centri di vita ed altri punti sensibili dell’organizzazione difensiva nemica, nel settore montano, tra il lago di Garda e l’Astico e qua e là lungo il Piave.

MACEDONIA - Nella giornata del 23, le nostre truppe, continuando ad avanzare in stretto collegamento con le forze alleate, hanno vigorosamente incalzato le truppe bulgare ritirantesi in disordine e sono giunte ad occupare le alture a nord di Topolciani, sulla strada da Monastir a Prilep. Sono stati catturati altri prigionieri, materiale di artiglieria, un ospedaletto completo e grandi quantità di munizioni.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori