21 Agosto, 1914

I tedeschi sembrano inarrestabili

La battaglia del Cer è finita; l’invasione austro-ungarica della Serbia è sepolta da qualche parte tra la Drina e il Sava. L’esercito asburgico deve riparare entro i propri confini, pressato dai serbi.
Per Vienna è uno smacco intollerabile; un’indelebile macchia di vergogna sulle uniformi imperiali. Tra morti, feriti e dispersi l’Austria-Ungheria conta circa 40.000 perdite; i serbi più o meno 20.000.
Forse aveva ragione Conrad, Capo di Stato maggiore: l’esercito non era pronto per l’invasione. Ma allora perché appoggiare la guerra fin dall’inizio? Una contraddizione costata cara.
Sul fronte occidentale i tedeschi ora sembrano inarrestabili: sia la battaglia delle Ardenne, sia quella di Charleroi si aprono con schiaccianti vittorie. I francesi ripiegano oltre la Meuse; il Belgio è ormai in ginocchio.
Se non ci fosse la continua avanzata russa, a Berlino si stapperebbe lo champagne.


Il contingente britannico viene spedito verso Mons, ne saranno felici i giornali; i rinforzi servono come il pane.
Londra ha anche un altro problema: truppe tedesche hanno invaso il Sud Africa.
La Stampa del 21 agosto riporta un’intervista di Bethmann-Hollweg. Il Cancelliere tedesco non ha dubbi: la Germania non ha mai voluto la guerra e «ha fatto di tutto per evitarla». Parlasse a titolo personale non ci sarebbe nulla da eccepire, o quasi. Purtroppo non è così e i fatti dimostrano il contrario.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo inglese decide di creare una nuova armata di sei divisioni.

Fronte occidentale

  • Battaglia delle frontiere: tra francesi e tedeschi comincia la battaglia di Charleroi, fra Mons e la Meuse.
  • Il corpo di spedizione britannico arriva a Mauberge.
  • I britannici muovono verso Mons.
  • Le forze tedesche cominciano l’attacco a Namur e i belgi sono costretti ad abbandonare le loro trincee.
  • Durante l'attacco contro Morhange, la prima armata del Generale Auguste Dubail e la seconda del Generale de Castelnau sono costrette a ritirarsi.
  • Battaglia delle Ardenne: la IV armata francese del Generale Langle Cary ripiega. I francesi sono battuti e costretti a ritirarsi sulla sinistra della Meuse.

Fronte orientale

  • Prussia orientale: avanzata della Seconda armata russa al comando di Samsonov, occupazione di Allenstein (Olsztyn), Neidenburg (Nidzica), Soldau (Działdowo), Johannisburg (Pisz).

 Fronte meridionale

  • Finisce la battaglia del Cer. Le truppe austro-ungariche, pressate dai serbi, si ritirano.

Fronte d’oltremare

  • Le truppe tedesche attraversano il confine del Sud Africa britannico.

 

Parole d'epoca

Jean-Bienvenu Martin

Ministro ad interim degli affari esteri

I specially draw your attention to information of which I am in receipt from Berlin; the French Ambassador notifies the extreme weakness of the Berlin Bourse yesterday, and attributes it to the anxiety which has begm to be aroused by the Servian question. M. Jules Cambon has very grave reason for believing that when Austria makes the démarche at Belgrade which she judges necessary in consequence of the crime of Serajevo, Germany will support her with her authority without seeking to play the part of mediator.

 

 

Parole d'epoca

Alexander Johnston

Brigadier General

Rather a business starting so early with breakfast at 3.30am but managed to get the section off up to time with a truggle. A misty and rather cold morning, rather a good thing considering the length of march. Was very disappointed to find, when we had got a little more than halfway, one or two of my men wanting to fall out for sore feet while some of the infantry, chiefly the reservist and of the 2nd South Lancs, were falling out, though really not many of them ... Arrived eventually at Feignies after a long march of 18 miles. None of the Section fell out though one or two complained of sore feet and I therefore walked all the way myself to give them an example. We passed through Maubeuge which seems a fine fortress and must have a large garrison. The French are taking no risks as they are busy building redoubts, wire entanglements etc. allroun as an outer line of defence I presume ...

Great war diaries of Brigadier General Alexander Johnston

 

 

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori