La Germania stupisce
La battaglia infuria sulla Meuse; i francesi contengono lo slancio tedesco, ma continuano a ripiegare verso l’Aisne. Guise è stata evacuata.
I britannici, stremati, si ritirano da Saint-Quentin: «La colonna si mise in moto. Conducenti e cavalleggeri dormivano seduti, fanti semiaddormentati procedevano incespicando».
Muller, Sindaco della cittadina, lancia un appello alla popolazione: chiede di sbarazzarsi di tutte le armi entro 24 ore. Gli echi delle rappresaglie tedesche sono giunti fino a Saint-Quentin. Meglio non concedere pretesti.
Il 27 agosto la Germania continua a inanellare successi anche a Tannenberg: i russi perdono terreno; Soldau, l’odierna Dzialdowo, è conquistata. Ma soprattutto vengono tagliate le linee di comunicazione del Generale Samsonov.
Nonostante la guerra su due fronti la Germania non solo ha resistito, ma rilancia. Chiunque sperasse in una rapida soluzione del conflitto inizia a perdere le proprie certezze. Si rischia di dover andare per le lunghe, fino a esaurimento uomini. E più o meno andrà così.
Più a sud la battaglia di Lemberg potrei descriverla come una “porta girevole”: gli austro-ungarici avanzano da ovest verso nord-est; i russi si infilano da est verso sud-ovest, conquistano Ternopil’ e raggiungono Halych. Continuassero così si scambierebbero le trincee.
Le buone notizie per gli Alleati arrivano dalle colonie: il Togoland è di fatto capitolato; in Camerun i tedeschi non se la passano meglio; e il porto di Tsingtao, in Cina, è ormai in mano ai giapponesi e ai britannici.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Kaiser Guglielmo II nomina Governatore generale militare e civile del Belgio il maresciallo von der Goltz.
- Il Primo Ministro inglese, Asquith, denuncia alla Camera dei Comuni le atrocità tedesche nel Belgio e comunica che il Belgio le farà conoscere, documentandole, a tutto il mondo civile.
Fronte occidentale
- La battaglia nei pressi di Mechelen viene considerata conclusa, ma la città non è ancora stata conquistata dai tedeschi.
- I Royal Marines inglesi sbarcano a Ostenda, accompagnati da una unità del Royal Naval Air Service.
- Charleville-Mézières è occupata dalle truppe tedesche.
- I tedeschi entrano a Lille.
- Dopo un lungo assedio e un’accanita resistenza, i tedeschi conquistano Forte Manoviller, nei pressi di Avricourt.
- I britannici si ritirano da Saint-Quentin; il Sindaco Muller chiede alla popolazione di disfarsi delle armi entro 24 ore.
- Si combatte accanitamente sulla Meuse. I francesi riescono a stento a contenere il nemico e a continuare il movimento di ritirata sulla linea dell'Aisne.
- Gli ulani tedeschi incendiano Le Nouvion-en-Thiérache. Perseverano sacche di resistenza a Douai e Cambrai.
- Evacuata dai francesi la città di Guise.
- I tedeschi raggiungono Fourmies e La Capelle.
- Sedan continua a resistere all’esercito tedesco.
Fronte orientale
- Nella battaglia di Tannenberg i tedeschi conquistano Soldau (l’odierna Dzialdowo); le linee di comunicazione del Generale russo Samsonov vengono tagliate.
- Si continua a combattere accanitamente sullo Zolota Lypa, per la conquista di Lemberg (Leopoli).
- Galizia: i russi catturano Ternopil’ e raggiungono Halych.
Fronte d’oltremare
- Primi attacchi a Mora (Camerun).
- Le truppe inglesi e giapponesi controllano il porto di Tsingtao, colonia tedesca sulla costa settentrionale della Cina.
Operazioni navali
- Al largo del Rio de Oro (Sahara occidentale) combattimenti fra l’inglese H.M.S. “HighFlyer” e l’incrociatore tedesco “Kaiser Wilhelm der Grosse”, che viene affondato.
- L’incrociatore tedesco “Magdeburg” viene distrutto nel golfo della Finlandia.
Parole d'epoca
Sgt Bernard Joseph Brookes
Diario
On Thursday 27th August there was a Requiem Mass at Westminster Cathedral for the Pope, who had died on 20th August, and after various inspections I managed to drop in at the Cathedral.After dinner we paraded in the playground and with rifles at the ‘trail’ swung out of the gate to the echo of hearty cheering. Our hearts were full and we felt proud and happy.The rain came on as we were marching down Victoria Street and instead of going through the City we dropped under the earth and took the tube to Euston. We had to parade outside the station and of course I forgot my place and number, for which I was hauled over the coals by Captain Shattock, but in the words of the song “What did I care?” for I had my rifle and khaki and a fairly good opinion of myself as a soldier.We took the train to Boxmoor and some of the men had their people at the station and we got a good send off.When we arrived at Boxmoor it was very hot. We paraded outside the station (I remembered my place this time) and had a three and a half mile march before us to Leverstock Green.
By the time we had mastered the first hill (for there were several) I had lost all my pride and would willingly have given my rifle to anyone who might have liked it (and many others would have done the same), but no doubt we would have wanted them back later. What we realised was the difference between our Route March for a short distance on level ground in London and an uphill march feeling hungry and thirsty on a hot day.We got to our quarters at about 6.00 pm and ‘E’ company were at Well Farm. We had some tea (without milk) and were placed on real Army diet for the first time. Before, we had been looked after by a caterer and on the whole we had good grub, although once some tinned fruit had upset half the company and two men had to go to Hospital. Some ‘old soldiers’ however put us up to the tricks of the trade and we all had pains (not too bad mind you), but just enough to keep us off Parade on a hot day.After looking round the barn in the farm one of the fellows asked me if I would care for a walk round and I readily consented. We returned at 9.30 pm to find that various Sergeants and Corporals had been looking for us and that we should not have left our quarters without permission. Being new to Army discipline no fuss was made about the matter, but I was detailed for ‘Mess Orderly’ for the next day. (Resolution:- I must not forget that I am training for war and not on a holiday).