13 Settembre, 1914

I tedeschi ripiegano. Fin dove?

Il reclutamento di volontari procede bene in Inghilterra: il mezzo milione di nuovi soldati è quasi raggiunto. Ce n’è abbastanza per creare una terza armata.
I giornali del 13 settembre si chiedono fin dove si spingerà la ritirata tedesca sul fronte occidentale; i più audaci accennano ai campi trincerati sul Reno. Non si arriverà a tanto.
Gli Alleati si sono ripresi Soissons; i tedeschi hanno abbandonato Reims, ripiegando oltre l’Aisne e assumendo posizioni difensive.
Le truppe anglo-francesi provano a forzare il passaggio sul fiume, ma i primi tentativi terminano in un bagno di sangue. La situazione sembra di nuovo in stallo.

La Germania patisce una battuta d’arresto anche sul fronte orientale: i russi tentano un disperato contrattacco contro gli inseguitori. La mossa riesce, le truppe zariste si impongono a Sredniki, sul corso del Nemunas. Per i russi è un’improvvisa boccata d’ossigeno.


E una boccata d’ossigeno servirebbe anche agli austro-ungarici in Galizia, diretti verso i Carpazi e l’alta Vistola. Braccato e in rotta, per qualcuno l’esercito asburgico avrebbe abbandonato quasi 100.000 soldati e 400 cannoni in mani nemiche. Le cifre sembrano impensabili; continuasse così l’Impero Austro-Ungarico dovrebbe abbandonare il conflitto nel giro di qualche settimana. Ne sono convinti e consapevoli tutti.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Germania: viene pubblicata la risposta del Cancelliere tedesco von Bethmann-Hollweg all’intervento del Primo Ministro inglese Asquith pronunciato il 4 settembre in Parlamento.
  • Il Governo britannico decide di creare una terza nuova armata di sei divisioni. Churchill afferma che, per terminare vittoriosamente la guerra, l’Inghilterra deve portare sul continente un milione di  uomini.

  • Gli Ambasciatori dei vari Stati lasciano Durazzo, non volendo riconoscere il Governo degli insorti che indice nuove elezioni.

Fronte occidentale

  • Reims viene abbandonata dalle truppe tedesche.
  • Inizia la battaglia dell’Aisne. Gli Alleati riconquistano Soissons e forzano il passaggio del fiume Aisne.
  • I tedeschi cominciano a ricacciare i belgi verso Anversa. Battaglia lungo la linea Aerschot-Mechelen.
  • I belgi inseguiti dai tedeschi si ritirano verso Gand; gli anglo-francesi, che muovono loro incontro, occupano Ypres.

Fronte orientale

  • Prussia orientale: i russi invertono la marcia per combattere contro i loro inseguitori. Li sconfiggono a Sredniki sul Niemen (Nemunas).
  • Le armate austro-ungariche, battute a nord-ovest di Lemberg (Leopoli), ripiegano verso l'alta Vistola e i Carpazi, abbandonando oltre 100.000 prigionieri e 400 cannoni.
  • I russi occupano Czernowitz (Chernivtsi, Bucovina).

Fronte meridionale

  • Serbi e austro-ungarici si combattono contemporaneamente in Serbia e in Syrmia.
  • Vittoria dei montenegrini sugli austro-ungarici a Kupinovo.

Fronte d’oltremare

  • Tsingtao: i giapponesi occupano la stazione ferroviaria di Kiao-Chau.
  • Isole Solomon: truppe australiane conquistano Bougainville.
  • Truppe provenienti dal Sud Africa cominciano a invadere il sud-ovest africano tedesco.

Operazioni navali

  • L’incrociatore tedesco “Hela” viene affondato dal sottomarino inglese “E-9”.

Parole d'epoca

Evaristo Masera

Angelo Paoli, Celeste Paoli et alii, "Scritture di guerra"

[...] Dunque qua dopo che sono arrivato io non mi son guadagnato ancora il caffè non si fa nulla, io credo che gli ufficiali medesimi sono contenti che le reclute non imparino nulla a cagione che forse temono di andare sul campo con simili cacciatori. 
Tutti però sono d'avviso qua anche i sergenti e i cadetti e Ufficiali che noi se partiamo da qua andiamo pel süd Tirol ma questo nissuno lo può con precisione sapere qualcheduno dice che le armi le riceviamo sul campo altri dicono che ce le spediscono dietro ove noi andiamo ma come ti dissi fino a tanto che non sono in ferrovia non posso sapere nulla.
Forse la settimana ventura partiamo ma chi può saperlo?
Continuano a preparare tutto nelle cancellarie, si può dire che siamo preparati del tutto ma credo che aspettano che si termini la guerra a mandarci fuori di la. [...]

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori