Balcani: si torna ai nastri di partenza
I combattimenti sull’Aisne si fanno più serrati, merito della “corsa al mare” e dei vani tentativi di sfondare il fianco nemico. I tedeschi lanciano una violenta controffensiva: l’epicentro degli scontri è intorno a Soissons; perso lo slancio, l’avanzata Alleata si blocca.
Reims patisce un pesante bombardamento; saranno tre giorni d’inferno: la città verrà sfigurata da un diluvio di granate.
Il 17 settembre la Marina britannica affonda quattro cacciatorpediniere tedeschi. E impedisce un’avanzata nemica via terra, tra la foce dell’Yser e la cittadina di Diksmuide, in Belgio.
Nei Balcani tutto torna al punto di partenza. La battaglia della Drina può dirsi conclusa con un nulla di fatto, nonostante qualche sporadica scaramuccia fino a ottobre; ma in Syrmia sono i serbi a ritirarsi, costretti dagli austro-ungarici a evacuare Semlino. Un altro inutile pareggio, costato migliaia di vite.
Le novità sono tutte extraeuropee. Wilhelm Souchon viene nominato Comandante supremo della Marina ottomana. Strano, non sembra un nome turco. Già, è tedesco. L’ammiraglio Souchon è arrivato a Costantinopoli con la Goeben e la Breslau, le due navi della discordia. L’Impero Ottomano è sempre più legato a Berlino.
La Germania perde però una fondamentale colonia nel Pacifico: dopo qualche giorno di resistenza, la Nuova Guinea Tedesca viene conquistata dagli australiani; per la flotta imperiale è un duro colpo.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Presidente degli Stati Uniti, Wilson, riceve la delegazione belga, che gli presenta i documenti sulle atrocità tedesche.
- Sir John French invia il suo secondo dispaccio.
- L’Ammiraglio Souchon della Marina imperiale tedesca viene nominato Comandante supremo della Marina ottomana.
- Il Generale boero Beyers, in disaccordo col progetto di invasione delle colonie tedesche, rassegna le dimissioni dal Comando.
Fronte occidentale
- I tedeschi passano alla controffensiva sull'Aisne, arrestando i progressi degli Alleati. Duri combattimenti attorno Soissons.
- Con la battaglia dell’Aisne inizia la “corsa al mare”: Alleati e tedeschi cercano di sfondare i rispettivi fianchi e di avvicinarsi alla costa.
- I tedeschi bombardano Reims, continueranno per tre giorni.
- Col concorso della flotta inglese, è arrestato un tentativo di avanzata tedesca tra l'Yser e Diksmuide.
Fronte meridionale
- Ritirata delle forze serbe a Syrmia. Semlino viene evacuata.
- Finisce la battaglia della Drina. Piccole azioni sporadiche continueranno fino a ottobre.
- Navi austro-ungariche bombardano Antivari e il Lovcen.
Fronte d’oltremare
- La Nuova Guinea tedesca e le colonie circostanti capitolano contro l’Expeditionary Force Australiana.
- Sud Africa: assalto tedesco vicino Nakob.
Operazioni navali
- Un incrociatore e quattro cacciatorpediniere inglesi affondano quattro cacciatorpediniere tedeschi al largo delle coste dell’Olanda.
Parole d'epoca
Anonimo
Diario dal fronte
We sit all day in the trenches being sniped at and were still being enfiladed by the German guns.
The left of our line, ie the 2nd Army Corps, are not yet up on our left. And the position is roughly like this: the Welsh Regiment is on our left, then come our Companies A, B, D and C, with the Gloucestershire Regiment in reserve; the Queen's which is the other regiment of our Brigade has been sent away on some special job.
Our right is connected with the left of the 1st Guards Brigade. The enemy seemed to have got some guns at the point marked X and therefore can enfilade our trenches, which they do. If only the left of our line could come up into line with us we should not have any more trouble.
Luckily we have had time to do something to the trenches, and we only had about two killed and six wounded. Then there is a lull in the firing and we get an hour or so peace in which to get out of the trenches and stretch our legs.
However, the next shell sends us all back and so we stay to the evening, when the battle stops and we have some peace.