La battaglia della Vistola
Le decisioni prese a Costantinopoli scatenano le reazioni Alleate: piovono proteste ufficiali, abbandonate su qualche tavolino e ignorate in modo palese. Si cerca di capire quale sia stata la goccia a far traboccare il vaso: la Marina inglese vigilava sul lato mediterraneo dei Dardanelli già da tempo. Londra avrebbe fatto sapere di considerare nemica ogni nave con equipaggio tedesco. Le imbarcazioni turche vengono “invitate” a non attraversare lo stretto; se non è un blocco navale, comunque ci assomiglia. Già, ma Costantinopoli reagisce di pancia e sfida gli Alleati: un incrociatore attraversa i Dardanelli, intercettato viene rispedito indietro senza grossi complimeti. La frittata è fatta. Morale della favola: tra le varie navi commerciali bloccate in acque turche ci sarebbero anche sei grossi piroscafi italiani.
Sul fronte orientale i tedeschi fermano l’offensiva sul Nemunas. Hindemburg deve trovare il modo di aiutare gli austro-ungarici in Galizia: ordina un’avanzata nello scacchiere meridionale per fermare i russi.
Già, i russi; l’ho detto che son tanti? Credo di sì. La questione è semplice: il fronte orientale è lungo più del doppio di quello occidentale, circa 1.200 chilometri contro più o meno 500. Non lo puoi coprire tutto; non è possibile. Sempre che non si disponga di un bacino di reclutamento senza fondo; e i russi ce l’hanno. Mentre i tedeschi si concentrano più a sud, le truppe zariste pianificano un’offensiva a nord. In Polonia si scatena la furiosa battaglia della Vistola: sulle sponde del fiume si assisterà a un altro bagno di sangue, in palio c’è Varsavia; da un lato unità congiunte austro-tedesche, dall’altro i russi.
In Gran Bretagna le donne tirano la carretta: chi non diventa infermiera viene assunta per la realizzazione di indumenti. È allo stesso tempo un grosso aiuto al Ministero della guerra e alle famiglie dei soldati.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- I porti della costa orientale dell’Inghilterra vengono interdetti ai pescherecci da traino stranieri.
- Comunicazione ufficiosa del Governo italiano che rinvia alla fine della guerra ogni decisione sulla questione albanese, ma annuncia che non permetterebbe mai l’occupazione di Valona a opera di altri non italiani.
Fronte occidentale
- Finisce la battaglia di Albert: i tedeschi vengono respinti.
- Anversa: cadono i forti Wavre e St. Catherine.
- I francesi perdono Lassigny.
Fronte orientale
- Prussia orientale: i tedeschi si ritirano dal fiume Niemen (Nemunas) e tolgono l’assedio a Osowiec.
- I russi iniziano l'offensiva in Polonia con la lunga battaglia della Vistola, conosciuta come la battaglia di Varsavia, tra tedeschi e austro-ungarici da un lato e russi dall'altro.
Fronte asiatico ed egiziano
- Egitto: tribù beduine assaltano le frontiere.
Fronte d’oltremare
- I giapponesi bombardano Tsingtao.
Operazioni navali
- La “Emden” cattura un secondo bottino di guerra.
Parole d'epoca
Sgt Bernard Joseph Brookes
Diario
Our great day was on Monday 29th September when the Division was inspected by Lord Kitchener.
The details may be of interest.Instructions were received during the night, and we had an early breakfast, parading on the green at 7.00 am. We marched, accompanied by the Band, to a park near St. Albans, the name of which I cannot call to mind. We were by no means the first Battalion on scene and it was a blazing hot day.
The Division was drawn up on the slope of a hill, and as we marched to our position we could see a dense mass of men with bayonets brightly shining, and rifle barrels reflecting in the rays of the sun.
We took up our position, and at the appointed time, Lord Kitchener put in his appearance. After inspecting the Infantry, the Artillery ‘marched past’ and one wondered how the Germs could possibly think that they could win the War when there were so many men and guns. It took a long time for the guns to pass and we were at ‘Attention’ all the time. No wonder such thoughts were in my mind.