20 Ottobre, 1914

La marea russa

Benito Mussolini è solo; nella Direzione del Partito socialista nessuno vuol seguire la sua rotta. Forse ha fatto il passo più lungo della gamba. L’articolo pubblicato due giorni prima, il passaggio da neutralista a possibile interventista, era destinato a creare burrasca. Il 20 ottobre Mussolini rassegna le dimissioni da direttore de "L’Avanti!". In gioco c’è anche la sua carriera politica e il destino dell’Italia, nessuno però ne è ancora convinto, né consapevole.

Sul fronte occidentale il corpo di spedizione indiano ha finalmente raggiunto le Fiandre; i britannici esultano, finora hanno perso circa 57.000 uomini, tra morti, feriti e dispersi o prigionieri. In Francia la battaglia infuria attorno ad Arras e a La Bassée; più a nord, in Belgio, i tedeschi occupano Poelkapelle, due passi da Ypres. Niente di decisivo comunque.
Meno bloccato il fronte orientale. I russi hanno lanciato la tanto attesa controffensiva in Polonia: tedeschi e austro-ungarici battono in ritirata lungo tutta la grande ansa della Vistola.

E ci credo, i numeri messi in campo da Pietrogrado sarebbero mostruosi: tre milioni di soldati come li pareggi?
Per carità, le fonti sono russe e vanno prese con le pinze, ma la cifra resta verosimile: nella sola battaglia della Vistola l’armata zarista conta su oltre 400.000 effettivi, il rapporto è più o meno di tre russi per ogni tedesco.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Bologna: la direzione del PSI respinge la mozione contraria alla neutralità assoluta presentata da Mussolini e stende un manifesto contro la guerra.
  • Benito Mussolini si stacca dal Partito socialista e lascia la direzione de "L'Avanti!" perché favorevole all'intervento in guerra.
  • Bilancio dei prigionieri catturati dai tedeschi: 149.000 francesi, 107.000 russi, 32.000 belgi e 9.000 inglesi. Il totale delle perdite inglesi è stimato a 57.000, inclusi i feriti, i malati e i dispersi o prigionieri.

Fronte occidentale

  • Battaglia attorno Arras: respinto un feroce attacco tedesco.
  • Poelkapelle viene conquistata dai tedeschi.
  • Pesanti combattimenti vicino La Bassée.
  • I tedeschi ricominciano il vano bombardamento di Verdun.
  • L’Expeditionary Force indiana raggiunge il fronte delle Fiandre.

Fronte orientale

  • Polonia: i tedeschi attaccano a Varsavia e i russi lanciano la propria controffensiva.

  • I tedeschi battono in ritirata davanti ai russi nell’ansa della Vistola.
  • I russi si ritirano completamente dall'Ungheria.

Fronte meridionale

  • Serbi e montenegrini, premuti degli austro-ungarici, ripiegano in Bosnia.

Fronte d’oltremare

  • Da Tokio si annuncia l'occupazione per parte dei giapponesi delle Marianne, delle Marshall e delle Caroline, colonie tedesche.

Operazioni navali

  • Al largo della costa della Norvegia il sommergibile tedesco “U-17” ferma e affonda il piroscafo britannico “Glitra”; è il primo affondamento di una nave mercantile da parte di un sottomarino.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori