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21 Ottobre, 1914

Addio vodka

Il 21 ottobre è una giornata critica sull’Yser: i tedeschi bombardano e assaltano Diksmuide con ferocia. Anche sul saliente di Ypres si muore con una facilità insensata, soprattutto intorno a Langemark. L’atmosfera viene appuntata su un diario da Herbert Sulzbach, artigliere tedesco, un novellino: «Avanziamo e diamo le prime occhiate a questo campo di battaglia, dobbiamo abituarci a scene impressionanti e terribili. Solo cadaveri, cadaveri e ancora cadaveri, macerie e rovine». L’entusiasmo e l’incoscienza non ci sono più, travolte da una realtà ben più cruda della propaganda.

Il Governo russo prova a forzare la mano di Roma: offre di rilasciare i prigionieri di origine italiana, gli irredentisti costretti a combattere per gli Asburgo; in cambio chiede l’entrata in guerra. No grazie, la proposta viene respinta al mittente.
Ora la guerra è la guerra, nessuno può metterla da parte, ma la notizia del giorno arriva sempre da Pietrogrado: lo Zar abolisce la vendita di alcolici in Russia. È come se da noi si vietassero vino, pasta e compagnia bella.

 Basta Vodka Smirnoff o Eristoff, da oggi stop. Il “ti sei bevuto il cervello” è una battuta scontata.
Inebriati dall’ideale di una nazione più “sana” i giornali esultano, i russi credo meno. Forse mi sbaglio, ma immagino che le distillerie clandestine abbiano fatto affari d’oro.
Non è un mistero per nessuno: gli alcolici hanno un ruolo importante nella "dieta" al fronte, in tutti i fronti; aiutano a "sopportare", inibiscono le titubanze. La Rivoluzione d’ottobre poteva esplodere con tre anni d’anticipo e con motivazioni meno nobili.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo russo offre al Governo italiano di rilasciare i prigionieri italiani, irredentisti costretti a combattere per l’Impero asburgico, in cambio dell’entrata in guerra. La proposta è respinta.
  • Gran Bretagna: viene pubblicata la risposta al manifesto dei professori tedeschi.
  • La propaganda tedesca annuncia grandi vittorie sulla Vistola.
  • In Russia lo Zar Nicola II vieta in tutto l'Impero le bevande alcooliche e chiude gli spacci governativi di vodka.

Fronte occidentale

  • Yser: giornata critica, Diksmuide viene pesantemente bombardata e assaltata.
  • Comincia la battaglia di Langermark.
  • Arras: pesanti bombardamenti seguiti da un attacco.
  • Argonne: comincia il recupero francese.

Fronte orientale

  • Polonia: i tedeschi cominciano la ritirata da Varsavia.
  • Comincia la battaglia di Kasimiryev: i russi annichiliscono i tedeschi che hanno oltrepassato la Vistola.

Fronte meridionale

  • Dinanzi all'avanzata minacciosa degli austro-ungarici, continua la ritirata di serbi e montenegrini sulla linea Sarajevo-Višegrad.

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Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori