Bassora: Shatt al Arab e petrolio
I britannici sconfiggono gli ottomani a Bassora: il contingente indiano entra in città il 21 novembre; il più è fatto. D’accordo, la Mesopotamia non è il fronte principale, ma attenzione: sottovalutare questa battaglia, o considerarla figlia di un Dio minore, sarebbe un errore. A Bassora scorre lo Shatt al Arab e nel deserto iracheno un fiume è più importante di un’autostrada, soprattutto se sfocia direttamente nel Golfo Persico. In più la regione ha un discreto valore strategico: c’è il petrolio, tanto petrolio, abbastanza per dissetare la flotta di sua maestà. Mettere le mani sui pozzi è un obbiettivo primario.
Quello di Bassora non è l’unico successo britannico. Da Belfort, in Francia, sono partiti tre aerei: rotta verso est, circa duecento chilometri, distanza ragguardevole per l’epoca. Passano il confine tedesco e sorvolano il lago di Costanza; la meta è Friedrichshafen, fondamentale piattaforma di lancio degli Zeppelin tedeschi. È la prima incursione a lungo raggio. Il bombardamento va a segno, viene distrutto anche un serbatoio di idrogeno e immagino che il botto non sia stato trascurabile.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Fronte occidentale
- Attacco aeronavale su Friedrichshafen. Aviatori inglesi colpiscono una fabbrica di Zeppelin.
Fronte orientale
- Polonia: i tedeschi attaccano i russi a Łowicz.
Fronte asiatico ed egiziano
- Egitto: schermaglie a Qatia, nei pressi del Canale di Suez.
- Vittoria britannica ai danni degli ottomani a Bassora, sul fronte della Mesopotamia: la città è occupata dal contingente indiano.
Parole d'epoca
Albert Edward Knaggs
Diario
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