22 Novembre, 1914

Lodz a due passi

Il fronte occidentale è sonnolento, i giornali si chiedono se questa apparente calma possa celare qualche sorpresa. La verità è spesso più semplice di quanto si pensi: il terreno è impraticabile, gli uomini hanno bisogno di riposo, ma l’artiglieria no, lei non si stanca. Il 22 novembre a parlare sono solo i cannoni.
Non tutti i civili hanno abbandonato le proprie case. È dura per chi non si è voluto separare dalla sua terra: si vive, per così dire, nelle cantine, in condizioni indecenti, spesso come i cavernicoli.

Se è arrivato il freddo sul fronte occidentale, figuriamoci cosa può essere la Polonia. I tedeschi sono giunti a due passi da Lodz, i combattimenti si fanno più serrati, violenti. I russi soffrono, avrebbero un disperato bisogno di rinforzi, ma le poche e malconce ferrovie lasciano molto a desiderare. I tempi di reazione dell’esercito zarista si dilatano.
Va meglio più a sud, in Galizia. Gli austro-ungarici vengono sconfitti sulla linea Cracovia-Częstochowa; 6.000 i prigionieri catturati dai russi, poi ci sono i morti e i feriti.

Sarebbe fondamentale conquistare Cracovia: la città è considerata la porta d’ingresso in Slesia e in Ungheria. Tanta roba.
Vienna incassa, ma l’esercito asburgico avanza in Serbia, sul Valjevo, costringendo il nemico a ripiegare verso sud-est. Per l’Austria-Ungheria sembra la volta buona.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il War Office britannico assume il controllo delle operazioni nell’Africa orientale.

Fronte occidentale

  • Guerra di trincea lungo tutto il fronte occidentale; scontri d’artiglieria e successive schermaglie locali.

Fronte orientale

  • Polonia: i tedeschi si avvicinano a Lodz; cominciano scontri pesanti.
  • Galizia: i russi sconfiggono gli austro-ungarici e fanno 6.000 prigionieri sul fronte Cracovia-Częstochowa.

Fronte meridionale

  • Serbia: gli austro-ungarici fanno pressione da Valjevo; serbi in ritirata verso il sud-est.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Armenia: i russi occupano nuovamente Köprüköy.
  • Navi anglo-francesi bombardano Smirne e i Dardanelli. Navi russe bombardano Trebisonda.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori