24 Novembre, 1914

Interventismo crescente

In Italia siamo alla resa dei conti tra il Partito Socialista e Benito Mussolini: inconciliabili i contrasti con il gruppo dirigente sulla politica internazionale. Mussolini viene espulso, la decisione sarà ufficializzata la settimana successiva.
Contrasti comuni a tanti. Il Governo bulgaro continua a battere il tasto della neutralità, ma da Sofia arrivano notizie ben diverse. Le ultime sconfitte serbe hanno reso l’interventismo un sentimento trasversale, condiviso da tutti i partiti politici, socialisti compresi, dalla stampa e da abbondanti porzioni di opinione pubblica. Il giornale Kampana, organo ufficiale, scrive: «Risolleveremo la questione della Macedonia senza esitare, l’intero popolo bulgaro concorda nel volerla occupare dal monte Sar sino al fiume Bistriza».
Non la più pacifica delle dichiarazioni, si parla di circa un terzo del regno serbo.
Anche il paese più neutrale di tutti alza la voce. La Svizzera? Sì, proprio lei. Gli aerei inglesi diretti a Friedrichshafen sono passati sopra il suolo elvetico, Berna non ha apprezzato e protesta ufficialmente contro la violazione.


Il 24 novembre ecco l’ennesimo colpo di scena sul fronte orientale: a Lodz sono arrivati i rinforzi russi. Hanno impiegato qualche giorno di troppo, ma riescono a salvare la situazione. L’esercito tedesco e quello zarista combattono con ferocia, da Lodz fino a Strykow, a nord-est.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Al Teatro del Popolo a Milano, l’assemblea del Partito Socialista italiano vota l’espulsione dal Partito di Benito Mussolini per la pubblicazione del giornale interventista “II Popolo d'Italia”.
  • Gran Bretagna: il Royal Warrant aumenta la paga degli ufficiali dell’esercito.

Fronte orientale

  • Polonia: l’arrivo dei rinforzi russi salva la situazione; combattimenti pesanti attorno Strykow e Lodz.

Parole d'epoca

François Henri Bissières

Lettera

 Il me tarde de recevoir de vos nouvelles.
Hier nous avons fait une petite promenade dans le parc d'un château puis nous sommes passés dans une ferme ou on nous fait chauffer et la fermière nous a offert du bon cidre se sont des gens bien aimables.
Je vais te dire que pour nous servir à table nous avons que des marquise set des comtesses il faut que nous soyons en guerre pour voir çà. Au moment où j'écris la bonne petite soeur vient d'arriver pour nous faire faire la prière tous ensemble matin et soir.
Dimanche dernier une comtesse est venu nous voir avec deux enfants l'un portait des cigarettes l'autre des gâteaux comme la main et très bons.
Cette nuit il vient d'arriver huit blessés en plus qui viennent de Belgique ils sont encore au lit et ils ne se lèveront que pour dîner car ils doivent être fatigués aussi comme nous l'étions.
Enfin çà va mieux et je suis de bon appétit.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori