25 Novembre, 1914

Sogni, speranze e rivincite

Benito Mussolini non ha preso bene l’espulsione dal partito socialista: «Ricacciati nel fondo dell’animo mio ogni tristezza, ogni rimpianto, io affilo le armi, tutte le mie armi». Per ora non ricusa la propria fede nel socialismo, ma lancia la sfida all’élite del Partito: «Se mi ritengono “morto” avranno la terribile sorpresa di trovarmi vivo, implacabile, ostinato a combatterli con tutte le mie forze». Mussolini promette di sottrarre il proletariato «alla mala influenza di codesti falsi pastori». Lo farà, ma i metodi e le armi usate oltrepasseranno ogni limite; le conseguenze anche di più.

Il 25 novembre nasce a Varsavia il Consiglio nazionale polacco. Il primo manifesto pubblicato incita tutta la popolazione a combattere i tedeschi: il sogno di una Polonia riunita, seppur sotto lo scettro dello Zar, è qualcosa di inestimabile, un’aspirazione vecchia oltre un secolo. Non ci sarà pace fino alla sconfitta totale della Germania e dei suoi alleati, sminuiti e declassati al ruolo di «semplici strumenti»


L’arrivo dei rinforzi russi ha cambiato le carte in tavola a Lodz: le armate zariste contrattaccano l’ala sinistra nemica, tre divisioni tedesche rischiano di essere accerchiate. La trappola però non si chiude, il Generale russo Rennenkampf è in ritardo. La Germania non solo si disimpegna bene, ma porta con sé circa 16.000 prigionieri.
Ci risiamo, il fronte orientale si ostina a proporre un andamento incostante, le sorti dei combattimenti continuano a fluttuare: le vittorie seguono le sconfitte e viceversa. Si va avanti così, rinchiusi in un perenne circolo vizioso.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Polonia: il Consiglio nazionale polacco pubblica un manifesto che sottolinea la necessità di una sconfitta totale dei tedeschi.

Fronte occidentale

  • Arras viene bombardata dai tedeschi.

Fronte orientale

  • Battaglia di Lodz: i russi aggirano l'ala sinistra dei tedeschi, ma questi riescono a disimpegnarsi. Tre divisioni tedesche, quasi accerchiate, fuggono grazie ad un ritardo del Generale russo Rennenkampf.
  • Assalto della cavalleria russa in territorio ungherese.

Fronte d’oltremare

  • Gli anglo-francesi occupano Buéa (Camerun).

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori