5 Dicembre, 1914

Aiutare la Serbia: contatti Alleati con Atene, Sofia e Bucarest

Eccola la svolta nei Balcani: sul Rudnik vincono i serbi e lo fanno per bene; si portano a casa circa 15.000 prigionieri e una ventina di pezzi d’artiglieria. Ci risiamo, per gli austro-ungarici è il terzo fallimento su tre tentativi. A confermare il rovescio arrivano le parole del Governo serbo: non ci sarà nessuna pace separata senza il consenso Alleato, si andrà fino in fondo. La Triplice Intesa ringrazia e avvia passi diplomatici con Atene, Sofia e Bucarest per assicurare aiuti alla Serbia; andrà così così.
A Londra la notizia migliore arriva dal Sudafrica: i ribelli sono stati pesantemente sconfitti dal Generale Botha e chiedono di aprire i negoziati. La risposta è dura quanto la batosta subita: o la resa incondizionata, o non se ne fa nulla.

Il 5 dicembre il Governo Salandra incassa la fiducia: 413 “sì” e solo 41 “no”. Favorevoli persino i socialisti riformisti, oltre ai radicali. Ma questa è una notizia fino a un certo punto.

 Più interessanti sono i presunti malumori tra Vienna e Berlino, riportati dai giornali. Sono solo voci, ma la visita ufficiale del conte Tisza, Premier ungherese, non sarebbe andata per il verso giusto: gli austro-ungarici accuserebbero i tedeschi di ignorare le necessità dell’Impero asburgico; i tedeschi accuserebbero gli austro-ungarici d’incapacità. Quanto ci sia di vero è difficile stabilirlo.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • In Italia il Governo Salandra ottiene la fiducia su un ordine del giorno che approva la neutralità. Prima del voto l'on. Giolitti rivela che già nell’agosto 1913 l’Austria-Ungheria aveva manifestato l’intenzione d'assalire la Serbia.
  • Passo diplomatico dell’Intesa ad Atene, Sofia e Bucarest per assicurare aiuti alla Serbia.
  • Il Governo serbo dichiara che la Serbia non farà mai la pace senza il consenso degli Alleati.

Fronte occidentale

  • Reims bombardata ancora una volta.
  • L’aviazione francese compie la prima grande operazione di bombardamento su Friburgo.

Fronte meridionale

  • Serbia: austro-ungarici sconfitti sul Rudnik con perdite di 15.000 prigionieri e 19 pezzi d’artiglieria.

Fronte d’oltremare

  • Sud Africa: i ribelli si offrono per negoziare; Botha richiede la resa incondizionata.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori