2 Gennaio, 1915

I russi i più attivi

Molti giornali del 2 gennaio elargiscono diffuse testimonianze del capodanno. Nelle capitali europee si è festeggiato come di consueto.
A Parigi il Presidente Poincaré conferma le sue convinzioni: «Entro la fine del 1915 verrà raggiunta la benefica pace». L’anno prima aveva fatto voto di mantenerla intatta quella pace. Ecco, visto come andrà a finire, per il 1916 suggerirei un tema più leggero.
In Gran Bretagna si festeggia in piazza, come se la guerra non ci fosse. A ricordarla ci sono però le migliaia di nuove reclute, pronte a partire e mescolate alla folla; e i canti sono quasi tutti a sfondo patriottico.
A Roma il Prefetto aveva proibito l’accensione di fuochi pirotecnici. Un divieto netto? A Roma? Non è andata benissimo, da romano potrei assicurarlo: l’ordinanza viene recepita come una sfida. Scrive La Stampa: «Come sempre avviene, la proibizione ha fatto sì che, mai come questa volta, il nuovo anno sia stato accolto da tanti scoppi»


Già, la guerra. C’è poco da festeggiare al fronte: in Polonia si combatte nonostante un freddo insensato e una nebbia impenetrabile. I russi vincono sui fiumi Bzura e Rawka; avanzano anche nei Carpazi, attraverso il passo di Uzhok, verzo Roztoka.
Nel Caucaso la battaglia di Sarikamiş prosegue intensa, ma il destino dell’Impero ottomano potrebbe essere a rischio per decisioni londinesi. Al Consiglio di guerra britannico è piaciuta l’idea del Granduca Nicola: si inizia a parlare di un eventuale sbarco Alleato a Gallipoli, in Turchia, per controllare il portone dello stretto dei Dardanelli. L’operazione è complessa, ma affascinante; non tutti sono convinti, ma lo sarà chi conta davvero: Winston Churchill.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Fronte orientale

  • I russi vincono sul Bzura e sul Rawka.
  • Duri combattimenti vicino Gorlice.
  • I russi avanzano dal passo di Uzhok verso Roztoka.
  • Inizia l’offensiva russa nei Carpazi, continuerà fino ad aprile.

Fronte meridionale

  • I ribelli albanesi sconfiggono a Rrashbull le truppe di Essad Pascià, A Durazzo è proclamato lo stato d'assedio.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Continua la battaglia di Sarıkamış.
  • Le forze russe lasciano Urmia (nord della Persia), occupata prima dello scoppio della guerra.

Guerra navale

  • Gli H.M.S. “Fox” e “Goliath” bombardano Dar-es-Salaam.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori