La fretta non paga
La linea strategica seguita fin qui nei Dardanelli è stata di fare “un passo alla volta”; gli Alleati hanno optato per un approccio lento e meticoloso, mettere in sicurezza lo stretto metro dopo metro. Come dirà un corrispondente del Daily Mail: «La porta è libera, ma il corridoio a cui essa dà accesso è ancora tenuto dal nemico».
Un cambio al vertice sconvolge i piani. Da metà marzo Sir John de Robeck prende il comando delle operazioni. L’Ammiraglio è impaziente, il piano avventato. E non è un bel connubio. Dopo una lunga discussione viene organizzata un’azione decisa: la mattina del 18 marzo de Robeck concentra tutte le sue risorse per forzare lo Stretto.
L’attacco non va benissimo, fate pure un mezzo disastro: sì, due forti sono distrutti, ma nel «tuonare assordante della battaglia» tre corazzate affondano e molte altre navi vengono danneggiate e messe fuori combattimento. A Cianak gli Alleati contano duemila morti; de Robeck perde in un solo giorno quasi un terzo della flotta anglo-francese senza ottenere nulla. L’Ammiraglio cambia idea e volta pagina: meglio fare con calma e magari attendere le truppe di terra.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- La Romania richiama sette classi di leva (1909-1915).
- Il Governo inglese conclude l’accordo con gli americani riguardo il contrabbando del cotone.
- Il Generale Sir John Nixon viene nominato Comandante in Capo delle forze inglesi in Mesopotamia.
Fronte occidentale
- Violenti combattimenti, non decisivi, tra Four-de-Paris e Bolante.
Fronte orientale
- I russi occupano Memel (Klaipėda, Prussia orientale).
- Continuano a venire respinti gli attacchi austro-ungarici nei Carpazi e in Bucovina.
Fronte asiatico ed egiziano
- L’attacco navale Alleato sui forti dei Dardanelli viene respinto. Due forti vengono distrutti. Gli inglesi H.M.S. “Ocean” e H.M.S. “Irresistible” e la nave da guerra francese “Bouvet” colano a picco a causa delle mine; altre navi, tra cui la nave da guerra francese “Gaulois”, sono danneggiate (battaglia di Cianak). la “Suffren” viene messa fuori combattimento dal fuoco dei forti.